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18/11/2005

MEZZOLANI: ESSENZIALE IL CONFRONTO CON LE PARTI SOCIALI PER IL PROCESSO DELLA RIFORMA SANITARIA

Il sistema sanitario regionale deve crescere e svilupparsi attraverso il coordinamento del territorio e con la necessita` di confrontarsi insieme alle parti sociali e alle Istituzioni locali. Il confronto e il dialogo sono essenziali per il processo di riforma sanitaria che abbiamo messo in atto. Lo sforzo comune e` quello di uscire dallo schema dei compartimenti stagno perche` questo genera inefficienza e spreco di risorse. Il percorso virtuoso effettuato dalla Regione Marche nel razionalizzare la spesa deve portare allinnalzamento della qualita` dei servizi per i cittadini. Cosi` lassessore regionale alla Sanita`, Almerino Mezzolani, ha aperto il vertice tenutosi ad Ancona con i rappresentanti delle categorie produttive e delle forze sociali con lobiettivo di condividere un metodo di lavoro basato sulla concertazione. Sicuramente - ha sottolineato Mezzolani - ci sono disfunzioni e criticita` da rimuovere allinterno del sistema sanitario regionale - ma e` anche vero che il problema delle scarse risorse da parte del Governo nazionale ci induce a fare economia a larga scala. Non ce` nessuna volonta` di stravolgere limpostazione della legge sulla riforma sanitaria e ce` consapevolezza che occorre mettere a rete il nostro modello sanitario coinvolgendo operatori e territorio. Durante lincontro e` stata illustrata la situazione economica della sanita` marchigiana attraverso i bilanci di esercizio, con costi e ricavi, dallanno 2002 allanno 2005. Dai dati emergono chiaramente gli obiettivi raggiunti dalla giunta regionale che evidenziano anche lassorbimento degli oneri contrattuali maturati nel comparto sanita` nel corso degli anni. Infatti dal risultato negativo di gestione di 108 milioni di euro del 2002 si e` passati a una riduzione del deficit pari a 47 milioni di euro del 2005. Questo testimonia la scelta oculata operata dalla Regione Marche con la Legge regionale 13 del 2003 riguardante la riforma del sistema sanitario. La Finanziaria 2006 prevede un finanziamento di 91 miliardi di euro per il fondo sanitario e rispetto alla spesa del 2005 aumenta di fatto soltanto per un miliardo, utilizzato per il superamento dei deficit delle Regioni che hanno enormi disavanzi (esempio la Regione Lazio con 7 miliardi di euro e la Regione Sicilia con 8 miliardi di disavanzo complessivo). Quindi le regioni virtuose come le Marche, lEmilia Romagna, la Toscana, lUmbria, il Veneto, la Puglia, la Lombardia e il Piemonte si troveranno penalizzate e dovranno affrontare il futuro con molte preoccupazioni. I rappresentanti di Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Casa, Cgia, Cna, Claai, Confcommercio, Confesercenti, Agci, Concooperative, Unci, Legacoop, Confapi, Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, presenti allincontro, hanno riconosciuto alla Regione Marche il merito di aver razionalizzato la spesa attraverso la riforma sanitaria. Sono preoccupati della situazione economica che la sanita` regionale dovra` affrontare alla luce delle ristrettezze finanziarie operate dal Governo nazionale. Le parti sociali hanno chiesto ulteriori momenti di confronto attraverso lo scambio reciproco dinformazioni sottolineando unaccelerazione del sistema socio sanitario per rispondere adeguatamente alle esigenze del territorio. Inoltre hanno sottolineato la necessita` di rivedere i modelli organizzativi del settore in correlazione con i contratti degli operatori per mantenere servizi efficaci ed efficienti per tutta la collettivita`. (a.f.)