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18/11/2005

SOLARI: ”LA CULTURA PUO’ RISERVARE SORPRESE INSOSPETTABILI"

Basta piangersi addosso. A chi impreca contro il buio - fuor di metafora, a chi non perde occasione per denunciare la drastica riduzione dei finanziamenti del governo Berlusconi a favore dello spettacolo Giampiero Solari, assessore regionale alla Cultura, replica, con realismo, che e` meglio accendere una candela, che e` giunto cioe` il momento di elaborare una nuova strategia e ripensare globalmente limpegno per lo sviluppo della cultura. Parlare di tagli e` doloroso spiega intervenendo ad Ancona alla prima giornata del convegno di studi sulla Cultura della cultura per lo sviluppo del territorio - ma e` molto piu` grave non riflettere su cosa vuol dire lavorare sui beni culturali, studiare nuove strategie, ragionare insieme su come affrontare il futuro. La cultura precisa - e` anche un fattore economico, e come tale ha bisogno di tecniche, di metodo: ma i primi che debbono prenderne consapevolezza sono gli enti pubblici, Regioni e Comuni. Anche se ne parla molto, il settore resta ancora poco studiato. Eppure puo` riservare sorprese insospettabili, e non solo sul piano occupazionale. Quel che manca e` una cultura di sistema Nelle Marche, ricorda lassessore,`ce` stata negli ultimi anni una crescita consistente nel recupero dei beni culturali, con finanziamenti ingenti a favore del patrimonio culturale; manca, pero`, una strategia generale; ce`, e` vero, un grande fermento, ma tutto resta sporadico,affidato di volta in volta a singole iniziative di qualche sindaco, di qualche assessore comunale o al presidente della Regione: ce`, invece, necessita` di garantire una continuita` di sistema. Il binomio. cultura -turismo, anche se importante, non e` una soluzione, ma una scorciatoia. Bisogna pensare a una politica piu` ampia che coinvolga, oltre alla cultura, il turismo, lambiente, lagricoltura, il paesaggio. Solo se si privilegia un approccio di questo tipo, sara` possibile attivare efficienti politiche di crescita sociale ed economica . Solari spezza poi una lancia a favore dellautonomia della cultura, troppe volte ridotta ad ancella dei vari settori economici; e lo fa ricordando una sentenza della Corte Costituzionale dell86 che stabilisce che lestetica non puo` essere subordinata ad altri valori. La cultura afferma ha un valore in se`, un valore che non e` monetizzabile, ma produce sviluppo, e contribuisce a creare una societa` migliore. Perche` questo obiettivo possa essere raggiunto, e` necessario privilegiare un approccio innovativo, ponendola al centro della programmazione. La sfida da raccogliere e` tutta qui; sono convinto - conclude Solari - che riusciremo a vincerla.