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18/11/2005

IL NETWORK BALTICO – ADRIATICO AL CENTRO DEL SEMINARIO DI ANCONA

E partita oggi, presso lUniversita` politecnica delle Marche - palazzo del rettorato di Ancona - e si concludera` domani, la due giorni di approfondimenti sulle relazioni ed i collegamenti possibili tra le realta` territoriali che si affacciano sullAdriatico e quelle che si affacciano sul mar Baltico. La nuova configurazione dellEuropa a 25, ha nel suo immediato futuro una sfida da affrontare: quella di migliorare la coesione tra i paesi europei. Tra le priorita` su cui lavorare vi e` quella del collegamento dei bacini nord e sud, ovvero tra la nuova realta` che si e` configurata nel Baltico e che gia` interagisce con la sua prossimita` russa e si proietta verso il Mar Nero, e quella del Mediterraneo orientale che si appresta ad essere al centro di una grande espansione. Nellarea baltica ha osservato il moderatore dellincontro Lucio Caracciolo, direttore editoriale della rivista di geopolitica Limes - ci sono difficolta` derivanti da sottosistemi ed interessi strategici che storicamente esistono in quella zona. Rapportarci con i territori del Baltico, significa chiamare in causa i nostri rapporti con la Russia e su cosa debba essere oggi oggetto di scambio: merci, cultura, persone? Dal dibattito che prende avvio oggi, dovrebbe emergere una mappa di priorita` da sottoporre alla Commissione europea per il passaggio ad una vera e propria politica di prossimita`. Numerosi gli interventi di docenti universitari ed esperti internazionali che si sono succeduti. Maciej Lisicki, dellunione citta` del Baltico, con sede a Danzica, si e` soffermato sullinfluenza russa esercitata nella macro regione baltica e sulla utilita` di realizzare un collegamento diretto con larea adriatica. Fabrizio Tassinari, dellUniversita` di Copenaghen, ha sottolineato lesigenza di sensibilizzare la Commissione europea affinche` una concreta politica di prossimita` che coinvolga aree contigue, possa realizzarsi. Il professor Carsten Schymik della prestigiosa universita` Humboldt di Berlino, ha sottolineato come la cooperazione nella macro regione baltica sia gia` matura e che per avvicinare le aree dei due bacini, occorra lavorare non solo sulle infrastrutture di trasporto bensi` anche su fattori culturali. Il dibattito e` proseguito con i contributi di Albert Gajo, vice ministro albanese per lintegrazione europea, Lucio Pesetti, della Regione Marche, Margherita Paolini, del segretariato per la cooperazione adriatica, Emilio DAlessio, responsabile politiche europee forum citta` delladriatico e Marco Pacetti, rettore dellUniversita` di ancona. Il dibattito prosegue nel pomeriggio, mentre nella giornata di domani e` prevista la stesura del documento contenente la comune strategia su soggetti e settori, culturali e commerciali, da coinvolgere. Documento attraverso cui sensibilizzare la Commissione europea, da cui si attende un supporto politico finanziario al progetto di avvicinamento dei due bacini.(fb)