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04/11/2005

INSEDIATO IL TAVOLO PERMANENTE SUL LAVORO-

Primo elemento positivo evidente, emerso dal neonato Tavolo permanente delle Politiche del lavoro, insediatosi oggi in Regione, e` stata la grande partecipazione delle parti sociali rappresentate dalle segreterie regionali di tutte le organizzazioni sindacali e datoriali, oltre che dei consulenti del lavoro. La vasta partecipazione e` stata sicuramente il segno sia di una forte motivazione ad analizzare e condividere le problematiche che stanno attraversando questa fase delleconomia marchigiana, sia di una preoccupazione comune espressa anche nei dati segnalati dallassessore regionale al Lavoro, Ugo Ascoli, in apertura della riunione. Fino ad ottobre di questanno, i dati parlano di 5200 licenziamenti, stessa tendenza e numeri dellintero anno 2004 il cui dato sui licenziamenti era però raddoppiato rispetto ai due anni precedenti. La situazione piu` critica e` in provincia di Ascoli Piceno. Nel 2005 sono gia` state aperte vertenze per crisi di 32 aziende e 1640 lavoratori sono in Cassa integrazione, che sommati ai 5200 portano a circa 7 mila lavoratori in difficolta`. Se si sommano anche quelli a cui sta per scadere la mobilita` degli anni precedenti si arriva a circa 10 mila lavoratori che avevano un regolare posto di lavoro. Nella panoramica introduttiva, lassessore Ugo Ascoli ha sottolineato che il nostro sistema produttivo sta vivendo una fase di chiaroscuro e che occorre fare un salto di qualita` sulla capacita` di intervento di tutti i soggetti coinvolti. Ascoli ha quindi avanzato alcune ipotesi di lavoro: raccordo permanente Regione- Parti sociali sulla situazione congiunturale , centralita` e valorizzazione del ruolo dei Centri per lImpiego, decollo della Formazione continua, sperimentazione di nuove reti di protezione sociale, approfondimenti specifici per aumentare la capacita` di previsione delle crisi anche in riferimento al lavoro irregolare, progetti per il ricambio generazionale nelle imprese, mettendo a frutto le indagini gia` realizzate e le buone esperienze avviate in alcuni territori. Ce` la piena volonta` della Regione ha affermato lassessore - di rendere il piu` operativo e costruttivo possibile questo Tavolo permanente. A cominciare dalla funzione, che sara` quella di un laboratorio strategico, aperto a tutti coloro che hanno proposte, dove elaborare progetti comuni, in maniera integrata per tutti i settori produttivi, su cui far confluire risorse, statali, regionali ed europee. Stessi obiettivi e spirito collaborativo che hanno animato il percorso condiviso per arrivare allapprovazione della legge regionale n. 2/05 e agli accordi del 2004 -2005 in tema di ammortizzatori sociali, nonche` alla realizzazione di progetti di formazione professionale. Modalita` di lavoro e di percorso, condivise da tutti i rappresentanti delle parti sociali e dei datori di lavoro. Le organizzazioni sindacali e di categoria, dopo aver espresso apprezzamento per liniziativa e la tempestivita` dellinsediamento del Tavolo, hanno evidenziato la necessita` di agire in maniera intersettoriale, ( anche fra assessorati regionali), di valorizzare costantemente il capitale umano delle imprese, di far convogliare sul Tavolo permanente non solo i dati sulla mobilita` dei lavoratori ma anche le informazioni sulle possibili nuove iniziative imprenditoriali. I rappresentanti delle organizzazioni datoriali hanno espresso la loro piena adesione al lavoro in sinergia al Tavolo permanente regionale, evidenziando le possibilita` offerte anche dalla legge regionale n. 2 del 2005 sul Lavoro, per individuare azioni concordate di sostegno al reinserimento e al mantenimento in azienda dei lavoratori. Il tavolo regionale permanente del Lavoro come laboratorio e luogo di sperimentazione e` stata definita dai rappresentanti di Confindustria una sfida a lavorare insieme per trovare soluzioni concrete. Prossima riunione del Tavolo fra un mese, per valutare proposte operative di immediata applicazione. (ade)