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26/10/2005

CANTIANO- CELEBRAZIONE DEL 60 ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE . L'INTERVENTO DEL PRESIDENTE GIAN MARIO SPACCA

Ricordare senza cadere nella retorica, nella ritualita`, evitando di trasformare la riconoscenza verso i tanti Francesco Tumiani in un ricordo da rispolverare in occasione degli anniversari vuol dire fare proprie le loro storie, con queste parole il Presidente Gian Mario Spacca ha iniziato il suo intervento durante il Consiglio Regionale aperto che si e` tenuto ieri a Cantiano in occasione del 60 anniversario della Liberazione. Noi italiani, noi Europei, di fronte ad una delle piu` immani tragedie dellumanita`, qual e` stata la seconda guerra mondiale, siamo riusciti ad uscirne con maggiore convinzione e forza, proprio grazie al sacrificio estremo di tanti, allimpegno civile che ha coinvolto ogni eta` e fascia sociale ha proseguito Spacca che poi ha sottolineato quanto la Resistenza sia stata anche scuola di democrazia, una sorta di palestra nella quale si sono formati uomini di ogni orientamento politico che successivamente hanno contribuito con la forza della loro esperienza e delle loro idee alla costruzione della nuova Italia il cui architrave e` dato dalla Costituzione. Costituzione che, ha tenuto a ricordare Spacca, rappresenta leredita` della Resistenza come elemento fondante dellunita` etico-politica del nostro popolo in quanto porta limpronta di uno spirito universale, al di la` del confronto-scontro di ideologie datate, e viene alla luce con il contributo di uomini di diversa collocazione politica da Nenni a Terracini a De Gasperi.. In conclusione il Presidente Spacca ha detto che occorre impegnarsi con ogni forza per evitare luso delle armi diventando costruttori di pace e ha aggiunto: Non si tratta di un compito facile, ma allora unintera civilta` sembrava al tramonto eppure sorsero dal profondo le energie generose e vive come quelle dei tanti Tumiani che ricordiamo con lo sguardo proiettato al futuro. Non e` facile, ma dobbiamo provarci perche` questo mondo non e` nostro, ce lo ha dato in prestito i nostri padri per restituirlo piu` bello e piu` giusto ai nostri figli.