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21/10/2005

AMAGLIANI SUI TAGLI AL SOCIALE: "ENNESIMO SCEMPIO, UN TAGLIO DEL CINQUANTA PER CENTO DEI FONDI”

Lo scempio continua! Alle Marche e` stata assegnata la meta` delle risorse finalizzate alle politiche sociali: circa 13 milioni di euro a fronte dei 26 milioni degli anni precedenti. Lo ha affermato con sdegno lassessore alle Politiche sociali, Marco Amagliani dopo la recente riunione a Roma della Commissione Politiche sociali ed ha rincarato: Sul Fondo unico 2005 per le politiche sociali le Regioni e i Comuni e quindi i cittadini continuano ad essere presi in giro dal Governo Berlusconi. Ad ottobre ormai inoltrato si continua a dare risposte negative, da parte dei Ministri del Welfare, Roberto Maroni e ai rapporti con le Regioni, Enrico La Loggia, in merito alla copertura finanziaria del Fondo unico per le politiche sociali. Una vergogna doppia ha proseguito Amagliani - sia per il modo in cui si continua a giocare con soldi pubblici destinati ai cittadini piu` deboli, sia per la modalita` con cui i vari rappresentanti del Governo si rapportano con le Istituzioni regionali e comunali: un atteggiamento misto di disprezzo e superficialita`, frutto di unarroganza ormai insopportabile e di un distacco dal paese reale inaccettabile e pericoloso. Il Fondo Unico sociale - e dovrebbe essere chiaro prima di tutto a chi ci governa- interviene su spese sostenute nel corso del 2005 dalle Regioni e dai Comuni per servizi essenziali e interventi indispensabili che gli stessi Enti locali con un simile taglio si troverebbero costretti ad interrompere immediatamente con gravissimo danno per tutti. Siamo ormai allindecenza politica: questo lunico commento possibile, a fronte dellennesimo diniego avuto anche nellincontro degli assessori regionali alle politiche sociali con il Ministro Giovanardi, nella stessa giornata del 19 ottobre, in occasione di una riunione per i problemi relativi alla tossicodipendenza. Il Ministro, in rappresentanza del Governo, ha sproloquiato incessantemente senza arrivare ad una minima proposta che desse un senso allincontro e mostrando di non conoscere affatto limportanza delle problematiche sul tappeto. A questo punto, non resta che scendere in piazza per scongiurare in tutti i modi leventualita` del taglio. Lo si fara` il prossimo 26 ottobre, con una manifestazione a Roma che vedra` Comuni, Regioni, forze politiche e rappresentanti del terzo settore, uniti contro le politiche sciagurate di questo Governo che sta distruggendo dalle fondamenta il nostro sistema di welfare. La Regione Marche sara` come sempre in prima fila in questa battaglia. Ci incontreremo gia` oggi con le associazioni e gli operatori sociali, oltre che con le forze sindacali, per organizzare una mobilitazione e una sensibilizzazione di tutto il territorio marchigiano perche` faccia sentire la sua voce. Dobbiamo essere messi in grado di continuare a garantire alla comunita` quel livello di servizi essenziali e di qualita` che hanno reso il nostro territorio un luogo dove si vive bene.