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21/10/2005

SEMINARIO DI OFFIDA SUL RISCHIO SISMICO

Millequattrocento milioni di euro. A tanto ammontano i finanziamenti necessari per completare la ricostruzione post-sisma. Lo ha reso noto Luciano Agostini, vice presidente della Giunta regionale, intervenendo al seminario di Offida sul rischio sismico. Dal 2003 i finanziamenti ha spiegato - sono bloccati a causa della crisi economica e dellinsensibilita` del governo nazionale. Noi pero` continueremo a insistere per avere i fondi necessari per terminare lopera di ricostruzione. Nella seconda giornata dei lavori si e` parlato soprattutto di prevenzione. Al riguardo gli esperti hanno ribadito che linformazione e` fondamentale per rendere consapevole la popolazione dei rischi in caso di catastrofi naturali. Il cittadino solo se adeguatamente informato sulla vulnerabilita` del sistema urbano e del territorio puo` far fronte allemergenza e diventare cosi` il primo soccorritore di se stesso. In questa logica la Regione Marche ha aderito al progetto interregionale S.I.S.M.A. (Sistema integrato per la gestione delle attivita` per la sicurezza). Obiettivo:confrontarsi con i partner dellEuropa sud orientale e con le Regioni limitrofe dellUmbria, dellEmilia Romagna e dellAbruzzo per definire una strategia comune sulla prevenzione del rischi sismici nei centri storici A tale scopo verranno avviati studi per applicare innovative tecniche di intervento sulle infrastrutture urbane per mitigare gli effetti drastici dei terremoti. Altro obiettivo prioritario del progetto, finanziato dalla comunita` europea, e` la formazione di una cultura della protezione civile in grado di migliorare la conoscenza del territorio. Una fase fondamentale del progetto e` raccogliere e scambiare dati scientifici delle ricerche effettuate dai partner per creare una piattaforma digitale condivisa e finalizzata alla gestione informatica nelle diverse realta`. Inoltre il progetto prevede la creazione di un Osservatorio Permanente formato da esperti delle istituzioni e delle amministrazioni dei Paesi che aderiscono al SISMA. La riduzione del rischio sismico nei centri urbani passa inevitabilmente attraverso la pianificazione urbanistica e la programmazione integrata. A tal proposito e` fondamentale calcolare in maniera attendibile lindicatore di rischio in caso di evento. In generale come ha precisato Alberto Cherubini, presidente del Comitato tecnico scientifico per la ricostruzione post sisma nelle Marche un metodo efficace di lettura non puo` prescindere da alcune componenti quali lassetto urbano, i servizi, le reti, lattivita` economica e il valore della popolazione esposta. (a.f. s.p.)