Tutto pronto per la partenza degli aiuti umanitari in Pakistan, le cui operazioni sono coordinate dalla Protezione civile regionale. Da questa mattina, infatti, sono in corso e proseguiranno fino a tarda sera, presso larea cargo dellaeroporto Raffaello Sanzio di Falconara Marittima, le operazioni di predisposizione delle piattaforme di carico e imbarco che poi decolleranno alla volta di Islamabad, venerdi` 21, su un cargo, messo a disposizione dal Dipartimento della Protezione Civile.
Il carico e` costituito dallospedale da campo della Regione Marche, completo di tutte le apparecchiature e le strumentazioni necessarie, compresa una piccola sala operatoria, una congrua dotazione di farmaci, le apparecchiature necessarie a consentire le comunicazioni del personale sul posto e una piccola dotazione di generi di conforto. Fra questi ultimi una scorta di caramelle che saranno impiegate nel reparto pediatrico per confortare i piccoli pazienti.
Sempre domani, fra le ore 12,00 e le ore 14,55, suddivisi in tre scaglioni per esigenze operative, partiranno dallaeroporto Raffaello Sanzio alla volta del Pakistan i 23 componenti della missione marchigiana in soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto. Si tratta di tre funzionari del servizio protezione civile e sicurezza locale, 18 sanitari dellARES (associazione di volontariato) e due vigili del fuoco volontari che garantiranno la funzionalita` degli impianti dellospedale.
La missione umanitaria e` stata organizzata, su richiesta del Dipartimento della protezione civile, in pochissimi giorni. La richiesta infatti e` giunta il giorno 18 ottobre, ed il Presidente Spacca ha immediatamente acconsentito alliniziativa. Tutto il personale del servizio protezione civile e sicurezza locale ha collaborato con la massima disponibilita`, senza tenere conto di orari o mansioni, per organizzare nel pochissimo tempo a disposizione la partenza.
Unulteriore conferma delle capacita` organizzative della Protezione civile regionale a cui il Dipartimento nazionale affida sempre piu` spesso missioni particolarmente delicate e impegnative allestero, come e` gia` accaduto per le zone dellAsia colpite dallo tsunami del 26 dicembre 2004.
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