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14/10/2005

UNA COMMISSIONE ISTITUZIONALE PER LA CENTRALE A BIOMASSE DI ORCIANO

La Regione Marche, la Provincia di Pesaro e Urbino, la Comunita` montana del Metauro e i quattordici Comuni interessati del pesarese, insediano una Commissione istituzionale, tecnico-scientifica, per valutare in profondita` la sostenibilita` del progetto relativo alla Centrale termoelettrica a biomasse, in localita` Schiappe di Orciano. E` quanto hanno concordato oggi gli enti locali, convocati in Regione dal presidente Spacca, per approfondire i problemi collegati alla realizzazione dellimpianto. Allincontro erano presenti i sindaci di San Giorgio di Pesaro, Piagge, SantIppolito, Fossombrone, Saltara, Orciano, Fano, Montemaggiore, Barchi, Cartoceto, Serrungarina, Fratte Rosa, Montefelcino, il presidente della Comunita` montana, lassessore provinciale di Pesaro e Urbino, Sauro Capponi, il presiedente del Consiglio regionale, Luigi Minardi. Si e` chiarito che non e` stata ancora rilasciata alcuna autorizzazione e che lintervento non riguarda la realizzazione di un inceneritore. Lavvio della Valutazione dellimpatto ambientale (Via) rappresenta la fase di massimo coinvolgimento per recepire le osservazioni delle amministrazioni locali, dei singoli cittadini e dei soggetti portatori di interessi diffusi. La Commissione avra` il compito di valutare, oltre la qualita` del progetto, i dubbi manifestati dalle comunita` locali, in merito alla sostenibilita` produttiva e sociale dellintervento. Secondo lindicazione del presidente Spacca, la Commissione nominata dalla Regione - dovra` anche promuovere ogni possibile azione per approfondire le singole questioni del progetto sollevate dalle popolazioni. Limportante ha sottolineato Spacca nel suo intervento e` che gli enti locali trovino un terreno comune su cui confrontarsi serenamente, ricercando sul piano tecnico e amministrativo le soluzioni migliori per le loro realta` coinvolte e per garantire uno sviluppo equilibrato della comunita` regionale. Lintesa oggi raggiunta e` positiva e sottolinea come le istituzioni sappiano dialogare, nel comune interesse del territorio.