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12/10/2005

CONTO ALLA ROVESCIA PER L'APERTUA DELLA MOSTRA "LEONARDO, GENIO E VISIONE IN TERRA MARCHIGIANA." SOPRALLUOGO DELL’ASSESSORE GIAMPIERO SOLARI ALLA MOLE

Sono sempre piu` convinto dellottima scelta della Mole Vanvitelliana come sede ideale per questo evento artistico-culturale. Sono le prime parole dellassessore regionale alla Cultura, Giampiero Solari che ha voluto verificare oggi a situazione dei lavori di allestimento della mostra Leonardo, genio e visione in terra marchigiana che si aprira` sabato 15 ottobre. Lallestimento ha commentato Solari dopo la visita alla Mole- e` a buon punto, molte opere sono gia` collocate e questo e` confortante. Il progetto espositivo dellarchitetto Gaia Canti e` stato pensato per armonizzarsi con questo bellissima struttura, offrendo al visitatore una visione valorizzante sia del capolavoro che dellambiente in cui e` ospitato. Le suggestioni cromatiche e alcune soluzioni fotografiche utilizzate, consentiranno il giusto contrasto visivo per godere appieno delle ventidue opere che saranno esposte. Solari, accompagnato dal curatore Giovanni Morello, si e` soffermato anche sul manoscritto Il Trattato della Pittura di Leonardo, della Collezione Leopardi, gia` posizionato in bacheca dopo la consegna, questa mattina, ai curatori della mostra da parte della contessa Anna Leopardi, che si e` anche sincerata delle modalita` di conservazione del manoscritto: una copia della meta` del Seicento, probabilmente dalloriginale redatto ad Urbino, e poi acquistato da Monaldo Leopardi per arricchire la sua famosa Biblioteca. Per giovedi`, nel tardo pomeriggio, e` invece attesa unaltra delle tante attrazioni di questa Mostra, il Codice del Volo di Leonardo dalla Biblioteca reale di Torino. Altra opera invece gia` arrivata ad Ancona e ammirata dallassessore Solari, lincunabolo de LAcerba di Cecco dAscoli e quello di Andrea da Barberino Il Guerin Meschino, dalla Biblioteca Universitaria di Bologna, unedizione del 1475 appartenuta probabilmente al Melzi, assistente di Leonardo, che richiama una delle piu` famose leggende marchigiane, la Sibilla e il territorio a cui ha dato il nome. Un paesaggio, quello dei Sibillini- ha fatto notare Giovanni Morello- che probabilmente Leonardo ha conosciuto e non e` cosi` lontano dai suoi sfondi, come per esempio nella Maddalena. (ade)