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24/09/2005

2a GIORNATA FORUM ASSOCIAZIONISMO INTERCOMUNALE- LE ESPERIENZE INTERNAZIONALI E NAZIONALI

In Francia ci sono 36.700 comuni e 2510 unioni intercomunali, dal 1990 si e` capito che lavorare insieme con obiettivi comuni e azioni mirate e` meglio. Cosi` ha aperto il confronto dedicato alle esperienze internazionali e nazionali nellambito del I Forum sullassociazionismo intercomunale conclusosi oggi ad Ancona, il presidente dei Sindaci francesi e deputato, Jacques Pelissard. 2La cooperazione e` ottimale ha proseguito Pelissard - specie in settori come il trattamento dei rifiuti, i trasporti, la Scuola dove si riescono a ridurre i costi di gestione e aumentare gli investimenti. Ma ci deve essere un effettivo partenariato e una forte volonta` dello Stato. Una tendenza a imporre la fusione di Comuni e` fallita e si e` cosi` privilegiata lintercomunalita` che detiene molte competenze obbligatorie, altre trasferite dai Comuni, e altre ancora, a scelta, rimangono al singolo comune, come ambiente, alloggi ecc. In tal modo si riesce a raggiungere con servizi adeguati anche le zone periferiche e rurali. Lesperienza spagnola e` stata portata da Miguel Nozal, sindaco di Saldana nella regione di Castilla y Leon, piu` grande del Portogallo, la piu` grande suddivisione politica subnazionale dEuropa, ma con 2 milioni e 500 mila abitanti e bassissima densita`, a prevalente economia agricola, che soffre del problema dello spopolamento a favore delle maggiori citta`, a causa del clima e della geografia interna (altopiano). In Spagna esistono le comarquas per diritto costituzionale, unioni tra comuni limitrofi, con assemblea assessorile in base al peso politico ( uno per comune e due per comune centrale) che eleggono presidente. Maggioranza e opposizione ha detto Nozal- non solo coesistono senza accesi contrasti, ma collaborano per un obiettivo comune e realizzano gli impegni, lo Stato dovrebbe prendere esempio da questi modelli. LUnione per un fine comune fa davvero la forza. Il rappresentante tedesco, Klaus Nutzemberger, direttore dellUfficio Europeo delle Citta` e municipalita` tedesche ha proposto una riflessione sul dibattito aperto in sede europea sulla partecipazione di capitali e di soggetti privati nelle unioni di Comuni. Nel panorama italiano dellassociazionismo, sono tre le regioni con il maggior numero di Unioni: Piemonte, Lombardia e Veneto. E solo in Piemonte, esistono, oltre alle Comunita` montane anche le Comunita` collinari, ha ricordato Dimitri Tasso, sindaco di Montiglio Monferrato. Tasso ha sostenuto la necessita`, per dare stabilita` al sistema delle autonomie locali, di inserire sempre nei bandi e nei concorsi la priorita` di finanziamento alle Unioni di Comuni, vista la positiva esperienza nella sua regione, dove anche la Fondazione Cassa di Risparmio ha emesso bandi a favore delle forme associative. (ade)