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02/09/2005

BARRIERA ARTIFICIALE PER IL RIPOPOLAMENTO ITTICO A PEDASO

Verranno sommerse, nelle prossime ore, le ultime piramidi della barriera artificiale per la protezione e lo sviluppo delle risorse ittiche nel tratto di mare prospiciente Pedaso (AP). La conclusione dei lavori era prevista per giovedi` 1 settembre, ma le avverse condizioni del mare hanno ritardato i tempi di ultimazione. E` il terzo intervento che la Regione Marche realizza con i fondi europei della pesca (Sfop). Le due precedenti strutture sono state posizionate tra Gabicce e Pesaro (PU), e tra Porto Recanati e Potenza Picena (MC). I lavori sono stati realizzati dal Servizio progettazione opere pubbliche della Giunta regionale. La barriera di Gabicce e` stata anche oggetto di servizi televisivi su Lineablu di Rai Uno. Quella di Pedaso e` lunga 3.180 metri e larga 230. E` collocata a 14 metri di profondita` e a 3 miglia marine (cinque chilometri e mezzo) dalla costa. E` composta da elementi prefabbricati in calcestruzzo, denominati piramidi, inframmezzati da plinti (pilastri). Una soluzione che, secondo gli studi del Cnr, rappresenta un sistema collaudato di ripopolamento degli ecosistemi locali esistenti, in grado di ostacolare la migrazione di insediamenti ittici non autoctoni. Inoltre contrasta lattivita` illegale della pesca a strascico, salvaguardando le forme giovanili e il loro accrescimento. Le strutture piramidali offrono, poi, rifugi idonei a proteggere uova e sacche embrionali di diverse specie (come cefalopodi e gasteropodi, crostacei, molluschi), favorendo la riproduzione e una riduzione dei tassi di eutrofia delle acque, grazie alle superfici scabre che assicurano un adeguato flusso dellacqua. Inoltre, la distanza dalla costa e la profondita` di collocamento sostengono i tecnici regionali consentono alla barriera sommersa di non interferire con i fenomeni di erosione delle spiagge. I lavori vengono eseguiti dallimpresa Graziano Costruzioni di Roma, per un importo totale superiore a 593 mila euro.