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02/08/2005

AGRITURISMO, PROPOSTA DI LEGGE PER INTEGRARE LA NORMATIVA REGIONALE

Dimensione minima aziendale, ampliamento dei rapporti di lavoro possibili, salvaguardia degli operatori turistici che ristrutturano gli immobili. Sono le tre modifiche alla normativa regionale 3/2002 sulla disciplina dellagriturismo nelle Marche, contenute nella proposta di legge che la Giunta regionale ha presentato in Consiglio. Uniniziativa presa su indicazione dellassessore Paolo Petrini, per sostenere lattivita` agrituristica, in crescita nelle Marche e favorita anche con i fondi del Piano di sviluppo rurale. La proposta di legge, come indicato nella relazione che accompagna il testo in Aula, integra la normativa, ampliando le opportunita` per gli operatori agrituristici. Gli articoli interessati sono quattro. Una modifica riguarda la possibilita` di usufruire di collaborazione in associazione, con lobiettivo di aumentare o migliorare loccupazione nelle aziende agrituristiche. Unaltra consente il mantenimento delliscrizione (obbligatoria) nellelenco regionale degli operatori agrituristici, da parte aziende che non sono in grado di iniziare lattivita` entro i tre anni dalla registrazione, a seguito dei lavori di recupero degli immobili da adibire ad agriturismo. Questo perche` gli interventi edili, nella maggior parte dei casi, sono riconducibili a opere di restauro conservativo o ristrutturazioni che richiedono il rispetto delle tipologie costruttive e dei materiali originali, con conseguente dilatazione dei tempi di realizzazione. A tutela di chi soggiorna in campagna, lultima integrazione specifica che, per esercitare attivita` agrituristica, le aziende agricole devono disporre di una superficie minima di almeno tre ettari. Deroghe sono consentite solo alle aziende orticole, floricole o vivaistiche e a quelle gia` iscritte nellelenco regionale.