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05/07/2005

TOLENTINO : RIAPRE IL MUSEO DEL SANTUARIO DI SAN NICOLA

Grande fermento a Tolentino per il VII centenario di San Nicola: dopo i primi convegni, le celebrazioni, la pubblicazione del primo dei tre volumi iconografici e lapertura della mostra presso il Braccio di Carlo Magno in Vaticano, riapre oggi al pubblico il Museo del Santuario di San Nicola con un nuovo allestimento e percorso museografico. Allinaugurazione saranno presenti lassessore regionale alla Cultura Giampiero Solari, il Sindaco del Comune di Tolentino Luciano Ruffini, e rappresentanti degli enti promotori del progetto, ovvero la Provincia di Macerata, la Soprintendenza per i Beni Architettonici di Ancona, la Soprintendenza per il Patrimonio storico artistico di Urbino, la Comunita` Montana dei Monti Azzurri di S. Ginesio, la Fondazione Carima e la Banca delle Marche e la Poltrona Frau. Lapertura del Museo del Santuario di San Nicola costituisce un evento di grande importanza per la comunita` agostiniana tolentinate e per il sistema museale marchigiano: il museo infatti e` collocato allinterno dello storico Complesso conventuale di San Nicola, struttura prestigiosa che vanta secoli di storia e di cultura religiosa tuttoggi animata dalle molteplici iniziative, a pochi passi dal celebre Cappellone con affreschi trecenteschi, della Basilica dedicata al santo e della biblioteca. Finanziato anche grazie al Fondo europeo di Sviluppo Regionale e dello Stato nellambito del Docup Obiettivo 2 2002-2006, il Museo del Santuario di San Nicola racchiude opere di grande importanza per la storia dellarte, delloreficeria e della ceramica e molti ex voto che narrano le doti taumaturgiche del santo e la gratitudine tributatagli dai fedeli lungo i secoli per mezzo di questa espressione di devozione. Questi ricchi contenuti sono ora esposti e articolati sulla base di un nuovo e moderno percorso museografico comprensivo di uno spazio appositamente dedicato ai servizi di accoglienza, con bookshop e guardaroba. Il nuovo museo e` frutto del lavoro congiunto di Gianfranco Ruffini, responsabile del progetto di allestimento, di Maria Giannatiempo Lopez della Soprintendenza per il Patrimonio Storico artistico e di Marta Paraventi del Servizio Cultura della Regione Marche con la collaborazione di giovani laureati in beni culturali. I lavori di ristrutturazione sono durati due anni: dopo una capillare inventariazione preliminare delle opere con relativa campagna fotografica, il gruppo di lavoro ha iniziato a formulare sia le nuove ipotesi di ordinamento, concordato con la comunita` agostiniana, che sulla scelta dei criteri per il nuovo allestimento, ivi compresi il rivestimento del pavimento, le vetrine e gli apparati illuminotecnici. Il tutto tenendo presente che il museo prima di essere un contenitore di opere darte e` una attuale e concreta testimonianza della vita religiosa della comunita` che vi abita nonche` espressione di una devozione secolare nei confronti di san Nicola. La grandiosa sezione delle opere darte racchiude tra gli altri il celebre gruppo ligneo raffigurante la Nativita` attribuito al Maestro dei Magi di Fabriano e la monumentale pala di Marchisiano di Giorgio, gia` nellaltare maggiore della basilica, realizzata tra il 1518 e il 1526: lopera, di proprieta` della Galleria Nazionale di Arte Antica di Roma, e` stata gentilmente concessa in deposito e potra` essere ammirata fresca di restauro insieme alle altre parti di cui era composta, ovvero la lunetta e la cimasa. Nel percorso storico artistico sono presenti opere significative come Le nozze mistiche di Santa Caterina di Alessandria con San Nicola da Tolentino e SantAntonio da Padova di Simone de Magistris, opere caravaggesche e Lapparizione della Madonna di Loreto a San Nicola da Tolentino, attribuito a Antonio Francesco Peruzzini. Figura inoltre una piacevole sorpresa: un dipinto inedito raffigurante San Nicola da Tolentino riconosciuto e attribuito da Maria Giannatiempo Lopez a Simone de Magistris. Le stanze presentano anche un insieme corposo di ex voto in argento, tra i quali si ricordano San Nicola da Tolentino di Giuseppe III di Spagna, argentiere romano del XVIII secolo, e San Nicola appare a MarcAntonio Colonna di ignoto argentiere del XVII secolo recante uniscrizione con il nome del miracolato Colonna Dux Palleani et Tallecotii. Il corpus delle ceramiche e` invece il frutto di una donazione al comune di Tolentino, nel 1933, da parte del cardinale Tacci: tra i manufatti alcuni sono di Castel Durante, altri sono esemplari delle maioliche di Faenza, ceramiche di Savona, vasi da farmacopea e prodotti di arte abruzzese dei secoli XVII e XVIII. Da non dimenticare oggetti preziosi e rari destinati allarredo degli altari e necessari alla celebrazione liturgica: tra questi si annoverano reliquiari, pissidi, pannelli, busti come quello dellorafo argentiere Stefano Lepre recante il ritratto di un San Nicola imberbe, realizzato nel XVIII secolo. MUSEO DEL SANTUARIO TOLENTINO(MC), SANTUARIO DI SAN NICOLA DA TOLENTINO Enti Promotori SANTUARIO BASILICA DI SAN NICOLA DI TOLENTINO COMUNE DI TOLENTINO SOPRINTENDENZA PER IL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO E DEMOETNOANTROPOLOGICO DELLE MARCHE REGIONE MARCHE PROVINCIA DI MACERATA COMUNITA' MONTANA DEI MONTI AZZURRI, SAN GINESIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DELLA PROVINCIA DI MACERATA BANCA DELLE MARCHE POLTRONA FRAU Intervento realizzato con il Contributo del Fondo Europeo di Sviluppo regionale e dello Stato nellambito del Docup Ob. 2 anni 2000-2006 Progetto di Adeguamento e allestimento Ing. Gianfranco Ruffini Progetto museografico Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico delle Marche Maria Giannatiempo Lopez Regione Marche - Dipartimento Sviluppo Economico, Servizio Cultura Marta Paraventi Collaborazioni Gabriele Barucca Oreficeria Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico delle Marche Nadir Stringa - Ceramiche INFORMAZIONI: tel. 0733 976318 - www.cultura.marche.it