Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
24/06/2005

TRATTAMENTI INTEGRATI E SISTEMA DEI SERVIZI PER I PAZIENTI IN DOPPIA DIAGNOSI

Si e` tenuto in Regione il seminario conclusivo inerente i cosiddetti pazienti in doppia diagnosi in cui sono stati presentati i risultati del corso di aggiornamento professionale, promosso dallassessorato alla Formazione professionale e Lavoro e finanziato con i fondi del Fondo Sociale Europeo. Alliniziativa hanno preso parte Ugo Ascoli - assessore alla Formazione Professionale e Problemi del Lavoro e Marco Amagliani - assessore alle Garanzie Sociali. Presenti esponenti di spicco del settore, tra cui il rappresentante dellAssociazione Gruppo Abele, il responsabile del Dipartimento Salute Mentale di Jesi, il responsabile del Ser.T. di Macerata ed il Presidente ITACA (Associazione Europea degli Operatori Professionali delle Tossicodipendenze). Ha coordinato i lavori Riccardo De Facci, responsabile nazionale settore tossicodipendenze del CNCA (Coordinamento Nazionale Comunita` di Accoglienza). I pazienti che presentano una doppia diagnosi legata alle dipendenze patologiche sono da piu` di un decennio una sfida complessa per chi si occupa del problema. Lesigenza primaria di dover contare su differenti competenze, diversi trattamenti e varie strutture, impone modelli di intervento integrati che dovrebbero agire in sinergia per avere la massima efficacia di risposta. Il corso di formazione, organizzato sulla base di workshops tenuti a livello provinciale e rivolto agli operatori che a vario titolo si occupano della questione, ha tentato di dare risposte proprio al tema dellintegrazione degli approcci e delle competenze. Dai contributi dei relatori e` emerso anche un certo timore relativo ai tagli al budget sociale che la Finanziaria ha previsto per questanno. Stiamo conducendo un serrato braccio di ferro con il Ministro Maroni, che per il momento ha prodotto una dilazione nei tagli, che comunque rimangono previsti. E nostro obiettivo contrastare lidea stessa che si possa fare cassa nel sociale e colpire drammaticamente un settore determinante come quello dellapproccio alle dipendenze patologiche ha osservato Amagliani. De Facci ha sottolineato il grave stato organizzativo del settore, a livello di governo centrale, affermando che il Dipartimento nazionale per le tossicodipendenze ha cambiato tre direttori in poco tempo, lultimo dei quali, un ex generale dei carabinieri proveniente dal Sismi, e` durato in carica 24 ore. Ora il Dipartimento e` senza guida, mentre il disegno di legge di riordino del settore giace in Senato ed i fondi per la ricerca sono bloccati. Lassessore Ascoli ha invece focalizzato la sua attenzione su due esigenze fondamentali, che emergono dal ciclo di interventi realizzati: Occorre spingere lacceleratore sulla formazione degli operatori, sulla loro capacita` operativa, anche alla luce della difficolta` di reperimento nel mondo universitario di figure professionali specifiche. Occorre, inoltre, lavorare allintegrazione delle politiche sociali, sfida difficile, ma ineludibile, al fine di realizzare nuovi modelli di lavoro piu` efficaci per contrastare fenomeni dalle diverse sfaccettature, quali quelli delle dipendenze patologiche. (f.b.) Fabio Belfiori - Servizio Stampa Giunta Regionale - Tel 071\8062115 - e-mail: fabio.belfiori@regione.marche.it