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24/05/2005

PARCHI ARCHEOLOGICI: VERSO NUOVE FORME DI GESTIONE DEI SERVIZI

Sperimentare nuove e piu` efficienti forme di gestione dei servizi per migliorare i servizi e la fruizione del patrimonio archeologico regionale: questa la sfida lanciata al convegno di Abbadia di Fiastra sugli Archeosites. Una sfida che le istituzioni e le amministrazioni pubbliche Regioni, Province, Comuni sono chiamate a raccogliere al piu` presto: lo impongono la crescita della domanda di cultura, la riforma del titolo V della Costituzione e il nuovo Codice Urbani sui beni culturali che hanno aperto nuovi scenari di valorizzazione della risorsa cultura. Laffidamento della gestione dei parchi a soggetti esterni societa` di capitali, aziende speciali, consorzi, cooperative, istituzioni e fondazioni - consentira` alle amministrazioni pubbliche di realizzare nuovi e piu` efficienti servizi, altrimenti impossibili per le difficolta` organizzative e finanziarie degli enti locali. Ma il coinvolgimento necessita di una piena condivisione degli obiettivi da perseguire e il pieno rispetto della separazione del ruolo e delle funzioni dellente pubblico. Nella seconda giornata del convegno si e` discusso,in particolare, su come valorizzare il parco di Urbisaglia, il piu` importante dei sette che caratterizzano lofferta archeologica delle Marche e scelto come campione nel progetto comunitario Archeosites. Il parco, che si estende su una superficie di quaranta ettari, vanta come attrazione il Teatro - uno dei piu` grandi dItalia, lunico con tracce di intonaco dipinto - la cui costruzione e` antecedente al 23 dopo Cristo. Da segnalare anche il Tempio cripotoportico, la poderosa cinta muraria, lAnfiteatro e la rassegna di teatro classico che richiama ogni estate migliaia di turisti. La visita al museo archeologico offre la possibilita` di ammirare interessanti testimonianze sulla civilizzazione romana del territorio. Con novemila presenze lanno e` il piu` visitato delle Marche. La gestione e` affidata alla pro Loco di Urbisaglia e alla societa` srl, Meridiana nella quale lavorano una quindicina di persone. Oltre ai finanziamenti pubblici, il Parco si avvale da anni anche delle risorse finanziarie messe a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata. Lapertura del laboratorio didattico e di restauro, la prosecuzione degli scavi archeologici e la realizzazione di nuovi accessi ed itinerari hanno dato un forte impulso alla valorizzazione del sito. Il lavoro svolto ha dato i suoi frutti, ma ancora - sottolinea il sindaco di Urbisaglia Roberto Broccolo ce molto da fare. Lacquisizione dellarea di proprieta` privata nei pressi del Foro e`, ad esempio, un passaggio obbligato. Superata la fase di indeterminatezza persistente dei confini e delle proprieta` che ne ha frenato lavvio operativo, il Parco ha affermato Giuliano De Marinis, soprintendente per i beni archeologici delle Marche - puo` inserirsi armonicamente in un quadro piu` ampio di politica di tutela e valorizzazione e divenire anche un volano di indotto turistico ed economico dellintero comprensorio. Nel dibattito sono intervenuti, tra gli altri, Fabrizio Costa direttore del Dipartimento economico della Regione Marche, Massimo Sargolini, ricercatore dellUniversita` di Camerino, e Simona Teoldi, curatrice del Quaderno sui parchi archeologici delle Marche, che ha illustrato lesperienza del progetto pilota sul sistema archeologico regionale.