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20/05/2005

LA GIUNTA REGIONALE APPROVA LE LINEE DI INDIRIZZO DEL DISTRETTO TECNOLOGICO MARCHIGIANO

La crisi economica continua ad interessare i mercati mondiali ed impone lagenda: necessita` di affinare gli interventi a favore dei sistemi produttivi locali che rischiano di perdere massa critica e capacita` di investire. Uno degli obiettivi principali del Governo regionale e` quello di costituire un distretto tecnologico nelle Marche per lo sviluppo di azioni di ricerca e di innovazione tecnologica come leva di crescita del territorio. Nellambito del Programma Nazionale per la Ricerca per il triennio 2005-2007, recentemente approvato dal CIPE, sono state previste misure di promozione della competitivita` mediante interventi concertati con le Regioni. Tra queste misure assume carattere rilevante la costituzione dei distretti tecnologici, la cui praticabilita` nelle Marche e` stata discussa con il Ministero dellIstruzione, Universita` e Ricerca (MIUR) nel gennaio scorso. La costituzione di un distretto tecnologico marchigiano presuppone, in determinati settori strategici, lincremento di innovazione nelle imprese tramite maggiori e proficui scambi tra queste ultime e le universita`. Scambi gia` collaudati nei nostri territori e che e` ora opportuno portare a sistema, in modo da generalizzare positive esperienze gia` realizzate e trasformarle in buoni esempi da replicare ha dichiarato lassessore regionale allInnovazione e Ricerca Gianni Giaccaglia. Le linee dindirizzo approvate dalla Giunta prevedono lavvio della procedura negoziale con Sviluppo Italia, che per conto del Ministero dellEconomia, gestisce i fondi utilizzabili per lavvio del distretto tecnologico. Fase caratterizzante la negoziazione sara` la realizzazione di uno specifico studio di fattibilita` che individuera`: le imprese leader del settore prescelto, aventi un forte radicamento nella struttura industriale della regione; le universita` ed i centri di ricerca da coinvolgere, i centri di servizio per il trasferimento tecnologico. Lo studio - ha sottolineato Giaccaglia - seguira` un approccio che, attraverso il coordinamento della Regione Marche, favorira` la piena partecipazione delle forze tecnologiche, scientifiche, produttive e sociali nella promozione e nella gestione delle azioni del distretto tecnologico marchigiano. Per garantire la competitivita` dei sistemi territoriali e`, infatti, necessario il coinvolgimento di tutti gli attori interessati: dalle amministrazioni nazionali a quelle regionali e locali a tutti i soggetti pubblici e privati che operano nella ricerca industriale. Lo studio di fattibilita` focalizzera` gli obiettivi, le caratteristiche tecnico-scientifiche, i sistemi di relazione, gli specifici accordi con le imprese, i centri di ricerca, le universita` e i laboratori per la certificazione di qualita`, le dimensioni degli impegni finanziari reciproci e le responsabilita` di attuazione. La logica che si intende seguire sin dora e` quella della cosiddetta filiera allargata che si basa cioe` non piu` solo su operatori appartenenti ad uno specifico settore ma si estende ad una cooperazione di aziende che insieme contribuiscono alla realizzazione, ad esempio, di ambienti domestici dove convivono prodotti di molteplici comparti manifatturieri come il legno-arredo, la meccanica, il tessile, e lilluminazione. Come noto, tra le criticita` strutturali del sistema produttivo marchigiano, risalta la bassa percentuale di valore aggiunto e di occupazione attribuibile al comparto dellalta tecnologia, nonche` la scarsa utilizzazione di processi di trasferimento tecnologico che consentano alle imprese di arricchirsi dei nuovi saperi e delle conoscenze provenienti dalla ricerca. La limitata dimensione media delle imprese della regione, sebbene abbia sinora determinato margini di flessibilita` tali da consentire di competere con successo anche a livello internazionale, oggi comporta difficolta` nel sostenere investimenti in ricerca e sviluppo nei settori ad alto valore aggiunto. Per questo la Regione Marche ha gia` orientato, nella scorsa legislatura, la propria azione al sostegno di processi di internazionalizzazione, di ricerca e qualita`, di aggregazione, di sviluppo di piattaforme tecnologiche e logistiche di distretto e di sviluppo dei laboratori pubblici/privati. Le varie fasi procedurali del nuovo progetto prevedono unintensa attivita` di ricerca e innovazione avendo come riferimento i laboratori di ricerca, le universita` e le imprese di eccellenza; un attivita` di trasferimento di innovazione e buone pratiche verso le piccole e medie imprese tramite i centri di servizio avanzati delle Marche ed infine una intensa attivita` di diffusione e disseminazione dei risultati. (f.b.) Fabio Belfiori - Servizio Stampa Giunta Regionale - Tel 071\8062115 - e-mail: fabio.belfiori@regione.marche.it