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22/03/2005

AREA A ELEVATO RISCHIO AMBIENTALE, INTESA ISTITUZIONALE E CONVENZIONE ARSTEL

La Regione Marche e i Comuni della Bassa Valle dellEsino hanno firmato oggi, presso la sede della Giunta regionale, lintesa politico istituzionale che precede laccordo di programma previsto nel Piano di risanamento dellarea di Ancona e Falconara, dichiarata a elevato rischio dal Consiglio regionale. Contestualmente gli stessi enti hanno siglato anche la convenzione per lindividuazione di un Piano di sviluppo sostenibile ambientale nella Bassa Valle dellEsino. Due atti importanti, necessari per la riuscita del Piano di risanamento del territorio coinvolto, sostenuti da finanziamenti nazionali e regionali. I documenti sono stati firmati dal presidente della Regione, Vito DAmbrosio; dal vicesindaco di Jesi, Paolo Cingolati; dal sindaco di Monte San Vito, Gloria Anna Sordoni; dallassessore di Chiaravalle, Davide Favi; dal sindaco di Monsano, Gianluca Fioretti; dallassessore di Falconara, Giancarlo Scortichini; dai sindaci di Camerata Picena, Massimo Tittarelli, di Montemarciano, Gerardo Cingolani, e di Agugliano, Sauro Lombardi. Nelle prossime ore verra` siglato anche dai rappresentanti della Provincia e del Comune di Ancona. Alla cerimonia sono intervenuti lassessore regionale allAmbiente, Marco Amagliani, e il dirigente dellAutorita` ambientale regionale, Antonio Minetti. La firma dellintesa, oltre a favorire il recupero e lo sviluppo dellarea interessata, attraverso un coordinamento istituzionale degli enti coinvolti, consente di partecipare alla ripartizione di un fondo ministeriale di 4 milioni di euro con unaltra zona della Sicilia classificata a rischio. Grazie alla convenzione Arstel, Regione, Provincia di Ancona e amministrazioni comunali coinvolte cofinanziano, invece, con 450 mila euro, un piano di sviluppo sostenibile, a carattere sperimentale, per ridurre gli impatti ambientali, realizzare strutture sostenibili e garantire la massima sicurezza idraulica lungo il corridoio dellEsino. Laccordo ha una durata di diciotto mesi e stimola la predisposizione di un progetto darea per la valorizzazione del patrimonio naturalistico, la trasformazione eco compatibile del territorio, la realizzazione di circuiti turistici (pedonali e ciclabili), il recupero delle aree che hanno subito lescavazione, lo sviluppo dei parchi naturalistici, il recupero di manufatti storico-artistici, la tutela delle risorse idriche e del sistema idrografico del fiume Esino.