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16/02/2005

AMAGLIANI INTERVIENE SUL MINISTRO LUNARDI, SULLA COMMISSIONE PARLAMENTARE, SU FEDARLINEA E SULLA TIRRENIA NAVIGAZIONE

Lassessore ai trasporti Marco Amagliani, preoccupato per il futuro delle linee commerciali in partenza dal porto di Ancona, e` intervenuto sul ministro Lunardi, sulla IX Commissione parlamentare, sul presidente della Fedarlinea e sullamministratore delegato di Tirrenia Navigazione. Il piano di riordino della flotta pubblica nel bacino dellAdriatico/Jonio scrive Amagliani nella sua lettera - sta determinando una forte riduzione della presenza italiana in questarea. La riformulazione del Nuovo piano industriale Tirrenia del 2004 a nostro giudizio infatti non rispetta le direttive del piano di riordino dello Stato prevedendo la chiusura della Societa` Adriatica che determina il ritiro della flotta pubblica dal bacino Adriatico/Ionico con una evidente penalizzazione del porto di Ancona. Nel piano di ristrutturazione della flotta pubblica affidato alla Societa` Tirrenia e` chiara la mancanza di un progetto complessivo di risanamento e di rilancio dellattivita` che tenga in debito conto la situazione della marineria adriatica e peraltro il disimpegno del Gruppo Finmare nei nostri mari colpisce di fatto la sola citta` di Ancona e il suo porto e di conseguenza leconomia marchigiana e delle regioni che utilizzano lo scalo Dorico. La IXa Commissione Parlamentare Trasporti, nellesprimere il proprio parere favorevole alla proposta di legge di strutturazione della flotta pubblica, affermava in modo chiaro la necessita` di garantire il mantenimento di una funzione strategica della Societa` Adriatica di Navigazione, unica compagnia di bandiera che opera nei mari Adriatico e Jonio e nei relativi collegamenti internazionali, attraverso un piano di razionalizzazione e di sviluppo della Societa`, che avrebbe dovuto modernizzare la flotta con lintroduzione di traghetti veloci. Lesigenza di procedere ad una riorganizzazione che coinvolga anche i bacini Adriatico e Jonico e` determinata anche dai dati sullandamento dei traffici, che documentano come in tali mari si registri un costante sviluppo dei traffici marittimi e della portualita`. Si registra inoltre un indubbio interesse anche da parte dellUnione Europea; larea infatti assolve una funzione strategica per le relazioni esterne della Comunita` verso la Croazia e verso la regione balcanica, per la sua centralita` nel Mediterraneo e per le comunicazioni con il Medio ed Estremo Oriente. La migliorata situazione delle relazioni tra Israele e i Territori Palestinesi potra` permettere di intensificare le rotte intercontinentali con lEstremo Oriente consentendo lingresso nel Mediterraneo di porta container di quarta generazione rivoluzionando i traffici che tuttora vengono fatti confluire nellarea dei porti anseatici del Northen Range. Lattuale riassetto delle attivita` marittime adottato dalla Tirrenia in adriatico ha prodotto la chiusura della societa` operante da decenni (Adriatica di Navigazione) e la creazione di una divisione sostitutiva nellambito del Gruppo che ha proceduto alla chiusura di alcune linee passeggeri/merci da Ancona per lAlbania ed il Montenegro, anche a seguito dellinconcepibile taglio alle sovvenzioni effettuate dal Suo Ministero. Inoltre sono state cedute agli Agenti portuali navi ancora utili per i traffici nel Mediterraneo e linee ormai consolidate con lAlbania ed il Montenegro e sono state trasferite ad altre societa` del Gruppo, operanti nel Tirreno, alcune navi adatte a gestire in economia i collegamenti con il Medio e Basso Adriatico. La flotta attualmente presente in Adriatico opera in uno stato di disorganizzazione che produce disservizi alla clientela attraverso improvvise sospensioni di alcuni collegamenti, ritardi nei lavori, trasferimenti e impiego altrove dei mezzi. Sono stato informato che anche il personale che operava per lAdriatica si e` venuto a trovare in uno stato di grave disagio per la mancanza di corrette relazioni sindacali, per il mancato rispetto delle chiamate, dei periodi di imbarco e delle turnazioni nelle navi e, in generale, per il continuo stato di conflittualita` determinato dalla gestione della societa` Tirrenia. A nome della Regione Marche e della citta` di Ancona, - conclude infine Amagliani - chiedo pertanto un preciso impegno affinche` venga assicurato lo sviluppo dei collegamenti del Medio e Basso Adriatico con idonei mezzi, venga garantita la funzione della marineria pubblica nel porto di Ancona che, come noto, e` il porto leader nel traffico traghetti dellintero bacino Adriatico/Jonio e vengano ripristinati gli interventi ministeriali recentemente sospesi in modo da ristabilire i collegamenti da Ancona per lAlbania ed il Montenegro con un programma di razionalizzazione e di ammodernamento delle linee. La mia richiesta risponde allobiettivo di garantire un futuro certo per le linee commerciali in partenza da Ancona, anche nella previsione dellapertura delle Autostrade del Mare delle quali il porto Dorico vuole essere un terminale importante.