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24/01/2005

AD ASCOLI IL 28 GENNAIO QUARTA CONFERENZA REGIONALE SULLA COOPERAZIONE

La quarta conferenza sulla cooperazione, che si tiene ad Ascoli Piceno venerdi` 28 gennaio rappresenta unoccasione di riflessione su un comparto che mostra segni di vitalita`, come confermano i dati contenuti in una pubblicazione curata dal Servizio regionale competente. Lappuntamento e` stato infatti accuratamente preparato con lapporto determinante delle centrali cooperative, incrociando le informazioni che vengono da diverse fonti statistiche e dai Centro Studi. Una crescita e dinamismo che sono ormai consolidati e iniziano negli anni 70 sottolinea lassessore Cataldo Modesti - con incrementi significativi nel numero delle imprese, degli associati e degli occupati. Gli occupati, in 10 anni, sono cresciuti di oltre il 50%. Per questo, come Regione abbiamo messo in campo una politica di sostegno al settore e di riordino legislativo, che gia` ha prodotto buoni risultati. Politica che trova il confronto continuo con le centrali cooperative, che svolgono un grande lavoro sul fronte dellassociazionismo, aggregando oltre il 60% delle cooperative. Si puo` affermare aggiunge - che la cooperazione marchigiana e` un settore moderno e che guarda al futuro e, per i suoi valori mutualistici, rappresenta un elemento strategico nello sviluppo solidale della comunita` marchigiana. LE CIFRE DELLE MARCHE Prendendo in considerazione un lungo periodo (1971-2001), emerge che il totale delle imprese cresce dell82.6% contro il 549.7 delle cooperative. Il totale degli addetti aumenta dell85.2% e, nelle cooperative, del 400.7%. Dati che vengono confermati nellultimo periodo (2001-2003): le societa` cooperative iscritte ai Registri prefettizi, nel 2003, sono 2.049, crescendo di 138 unita`. 282 sono quelle sociali. La provincia piu` cooperativa e` di gran lunga Ancona, seguita da Ascoli Piceno, Pesaro-Urbino e Macerata. La realta` associativa raggiunge le 200 mila persone, dato sottostimato se si considera che molte cooperative associano produttori e imprese. I dipendenti circa 14 mila, con una crescita del 56% rispetto al 1994. Le cooperative attive sono 1.537, di cui 343 con la sede nei territori delle Comunita` Montane. Quindi una tendenza costante per societa` attive, numero di occupati e soci. La nuova occupazione interessa soprattutto giovani e donne, con livelli medio-alti di istruzione. I settori piu` cooperativi sono: servizi socio-sanitari, ambientali, educativi; servizi alle imprese, informatica; agricoltura-selvicoltura; attivita` immobiliari; commercio; attivita` manifatturiere. FONDI A FAVORE DELLA COOPERAZIONE Analizzando il periodo 1999-2004, complessivamente, lo stanziamento regionale a favore della cooperazione e` passato dal milione e mezzo di euro agli oltre 7 milioni per complessivi 20 milioni e mezzo, dove i fondi regionali sono circa 16 milioni. Inoltre, dal 2000 al 2004 sono stati finanziati 118 progetti di nuove cooperative con una occupazione prevista di oltre mille unita`, impegnando circa 4 milioni di euro. QUADRO LEGISLATIVO Una politica organica sulla cooperazione inizia con la conferenza regionale del 1999. Da segnalare in questo percorso: il Patto per lo Sviluppo; la l.r. 4/99 e la l.r. 5/2003. A queste vanno aggiunte la regionalizzazione della L 49/85 titolo I Marcora, con la scelta operata dalla Regione del mantenimento delle risorse e della costituzione del Foncooper Marche, e le leggi regionali a sostegno di settori cooperativi specifici, come per la cooperazione sociale (l.r. n.34/2001) e la cooperazione rurale, la cui proposta e` in attesa di approvazione da parte del Consiglio Regionale. (e.r.)