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11/01/2005

PROPOSTA DI LEGGE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE E IL GOVERNO DEL TERRITORIO

La proposta di leggenorme per lo sviluppo sostenibile e il governo del territorio approvata dalla Giunta regionale e` il coronamento di un lavoro intenso durato alcuni anni e che a livello tecnico ha visto il coinvolgimento di molteplici competenze e soggetti (i vari Servizi della giunta regionale, mondo accademico, rappresentanti delle libere professioni, ecc). E il commento dellassessore alla pianificazione territoriale e urbanistica Cataldo Modesti al termine dellillustrazione del disegno di legge ai colleghi del governo regionale. Mi auguro ha poi sottolineato lassessore - che il Consiglio regionale approvi tale legge prima della fine della legislatura. Sul piano delle rappresentanze sociali e istituzionali si e` registrata ladesione convinta del Comitato Economico Sociale e della Conferenza regionale delle Autonomie Locali. Lultima occasione di confronto e` stata il convegno promosso dallIstituto nazionale di urbanistica il 2 dicembre scorso ad Ancona. Un appuntamento di rilievo che ha apportato un fattivo contributo anche nel merito della proposta. Questi, in sintesi, i punti qualificanti e piu` innovativi della proposta di legge rispetto alla normativa vigente. In primo luogo si punta ad instaurare una vera collaborazione interistituzionale tra Regione, Province e Comuni. Cio` puo` avvenire favorendo le sedi delle Conferenze di pianificazione e gli Accordi territoriali. Importante e` la previsione che in sede di adozione dei vari piani gli enti competenti possano proporre modificazioni agli strumenti di pianificazione sovra ordinati e sotto ordinati. Lassenso degli enti interessati comporta la variazione dei rispettivi piani. E introdotto il principio della perequazione urbanistica quale strumento utile al perseguimento di piu risultati : equo trattamento fra i proprietari di immobili ; riqualificazione urbana del territorio; dotazione per i comuni di aree e spazi per funzioni di pubblica utilita`. Di rilievo e` anche la previsione della perequazione intercomunale onde evitare che gli interventi previsti in un comune portino benefici allo stesso, ma arrechi inconvenienti al comune limitrofo. Lattuale Piano regolatore generale e` superato con lintroduzione di due nuovi strumenti: il Piano strutturale quale strumento di pianificazione urbanistica generale con riguardo a tutto il territorio comunale che delinea le scelte strategiche ; il Piano operativo, che individua e disciplina gli interventi da realizzare nel periodo di tempo corrispondente al mandato amministrativo. E previsto il superamento dellattuale Regolamento edilizio tipo con lintroduzione del Regolamento urbanistico e edilizi: i comuni avranno piu autonomia, mentre la Regione si limitera` a fornire criteri ed indirizzi per garantire requisiti minimi. Sono rafforzati gli attuali strumenti della partecipazione e informazione da parte dei cittadini e delle associazioni nelle procedure di definizione dei vari piani. E istituito lOsservatorio regionale del territorio con la finalita` di realizzare e aggiornare le cartografie di base e di favorire la conoscenza e la diffusione delle informazioni . E stata operata la scelta di una riforma graduale per non creare scossoni, determinare una lunga fase di incertezze e non appesantire lattivita` e i bilanci degli enti locali. In tale ottica restano invariati i piani regionali e provinciali (Piano paesistico ambientale regionale, Piano di inquadramento territoriale e Piano territoriale di coordinamento) mentre per i Comuni sono introdotte tempistiche ragionevoli e differenziate. I Comuni con oltre 15 mila abitanti hanno 5 anni di tempo per adottare i Piani strutturati e i 2 successivi per i Piani operativi. Gli altri comuni possono fare altrettanto negli stessi tempi, mentre devono farlo dopo sette anni. Parallelamente a questo disegno di legge ha infine affermato Modesti - sono stati approvati dalla giunta regionale altre proposte di legge o atti amministrativi prossimi allapprovazione definitiva da parte del Consiglio regionale : riqualificazione urbana , riforma delledilizia residenziale pubblica e piano casa. Un pacchetto complessivo di provvedimenti, normativi e finanziari, che daranno impulso allattivita` urbanistica ed edilizia. Lauspicio e` di poter avviare un nuovo corso che si caratterizzi piu` per la qualita` che per la quantita`; che punti sulle trasformazioni e sul recupero (soprattutto delle periferie urbane) e non sullulteriore e spesso ingiustificato consumo di territorio; che presti piu` attenzione alla qualita` di vita nei nostri centri.