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10/01/2005

L'ASSISTENZA DOMICILIARE NELLE MARCHE: INDAGINE DELL'AGENZIA REGIONALE SANITARIA

L'indagine sulle cure domiciliari nelle Marche promossa dall'Agenzia regionale sanitaria (ARS) in collaborazione con l'Universita` Politecnica delle Marche ha permesso di rilevare come nei distretti della Regione Marche, nel 2003, siano stati assistiti a domicilio 44.238 cittadini, cioe` il 3% dei marchigiani (il 12,7%, se si considerano i soggetti ultrasessantacinquenni, 40.151 pazienti). Nel 43% dei casi si e` trattato di Assistenza domiciliare programmata (ADP) da parte del Medico di Medicina Generale (MMG); nel 30% di Assistenza infermieristica (AID); nell'8% di Assistenza riabilitativa (ARD) e nel 19% di Assistenza domiciliare integrata (ADI). In quest'ultimo regime assistenziale, il paziente e` stato curato nell'ambito di un piano assistenziale personalizzato con il coinvolgimento di piu` figure professionali. Questi dati di indubbia rilevanza sociale per le Marche hanno aperto la conferenza stampa di presentazione dellindagine da parte dellassessore alla sanita` Augusto Melappioni, del direttore dellARS Francesco Di Stanislao e del direttore dellASUR Antonio Aprile. E una ricerca molto approfondita e dettagliata ha sottolineato Melappioni ,-che a distanza di tre anni dalle linee guida regionali in materia di assistenza domiciliare, ci permette di focalizzare gli aspetti da migliorare. Il 2005 sara` lanno del completamento di questo importante progetto: vogliamo infatti estendere il servizio su tutti e 7 i giorni della settimana. Dove ce` piu` assistenza si registra un minore tasso di ospedalizzazione, che e` un altro grande obiettivo della politica sanitaria regionale. Il confronto con le altre realta` italiane mette in evidenza che i risultati raggiunti sono gia` buoni. La richiesta di attivazione del servizio ha spiegato Di Stanislao - parte, generalmente, dal MMG che si rivolge alla Segreteria Organizzativa (presente in ogni Distretto), che inoltra le richieste ad una equipe multidisciplinare per la valutazione globale dei bisogni del cittadino e la redazione del piano assistenziale personalizzato. Questa Unita` di valutazione distrettuale (UVD) e` composta da: operatori distrettuali, MMG del paziente, Assistente sociale ed Infermiere professionale e vede spesso la partecipazione di Medici specialisti come Geriatri o Fisiatri. Nel solo anno 2003 le UVD hanno esaminato 11.209 casi ed inserito in programmi di cura domiciliare personalizzati piu` di 9.000 persone, indirizzandone circa 2.000 alle strutture residenziali. L'erogazione delle Cure e` avvenuta nel 90% dei casi presso il domicilio del paziente, che e` stato seguito, in media, per 148 giorni. A prendersi cura dei pazienti sono stati 681 operatori territoriali (II.PP, Terapisti della Riabilitazione, Assistenti Sociali, Medici Specialisti), oltre a 1.052 MMG che hanno attivato forme di assistenza domiciliare. C'e` da segnalare, inoltre, la partecipazione a tale tipologia di prestazioni di numerosi operatori sociali afferenti alle cooperative o enti vari, di cui non e` stato possibile identificarne con precisione l'entita`. Compito dellASUR ha affermato il direttore Aprile e` di assicurare il progressivo sviluppo della rete sul territorio regionale arrivando a garantire anche le risposte piu` gravi e complesse ai bisogni dei cittadini sapendo che il livello quantitativo e qualitativo - dellassistenza domiciliare testimonia anche il grado di civilta` della nostra comunita`. Il Nucleo Operativo eroga prestazioni al domicilio del paziente secondo orari che si diversificano tra i vari Distretti: il mattino dei giorni feriali, nel 100% dei Distretti, le prestazioni vengono fornite nell'orario compreso tra le 7:30 e le 13:30; il pomeriggio dei giorni feriali, nell'88% dei Distretti, l'orario di apertura varia da un intervallo minimo 14.00-17.00 a un massimo pari a 14.00-20.00; il mattino dei prefestivi e` previsto nel 94% dei Distretti; il pomeriggio dei prefestivi e` previsto nel 24% dei Distretti; nei giorni festivi l'attivazione del servizio e` prevista nel 30% dei Distretti (orario 7.30 - 13.30) di cui la meta` anche in orario pomeridiano (14.00-20.00). Inoltre risulta prevista la reperibilita` nel 52% dei Distretti. I MMG hanno visitato a casa i pazienti in media 1 volta al mese (con punte vicine ad 1 volta alla settimana), gli II.PP. mediamente almeno 2 volte al mese (con punte di oltre 3 volte alla settimana in alcuni distretti) con una media di circa 14 ore di assistenza l'anno (ed un massimo di circa 70 ore). La soddisfazione complessiva degli utenti e` testimoniata dalla pressoche` totale assenza di reclami aIl'URP. Per quanto riguarda gli esiti: nel 50% dei casi i pazienti sono rimasti in cura per oltre un anno, nel 13% si sono raggiunti gli obiettivi prefissati dai piani di assistenza, nel 7% e` avvenuto il trasferimento in residenze o ospedale e nel 30% se ne e`, purtroppo, registrato il decesso. Da rilevare come i pazienti trattati siano spesso affetti da polipatologie o da gravi malattie terminali per cui l'ambiente familiare, oltre che costituire sede di cura, rappresenta l'estremo momento ricco di umanita` e pace. La territorializzazione dell'assistenza rappresenta una risorsa imprescindibile del nostro tempo; di fronte all'aumentare di strati crescenti della popolazione con necessita` di interventi assistenziali continuativi, motivi di ordine organizzativo e di miglioramento della qualita` della vita, infatti, stanno spostando l'assistenza dall'ospedale al domicilio in modo da garantire un adeguato livello assistenziale, di salvaguardare l'autonomia degli individui e la loro permanenza nel proprio nucleo familiare. Il grande lavoro svolto, quotidianamente, dagli operatori del territorio e` testimonianza di un impegno costante che il Sistema Sanitario Regionale (in collaborazione con gli Enti Locali) offre ai cittadini. Non bisogna, tuttavia, dimenticare come questi sforzi quotidiani debbano essere ottimizzati e valorizzati anche attraverso il miglioramenti qualitativo continuo dei sistemi di supporto: e`,. infatti, risultato carente l'uso di tecnologie informatiche, problematica l'individuazione di centri di costo specifici per CD, da sviluppare con maggiore coerenza i sistemi formativi e premianti.