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29/12/2004

THAILANDIA, PRIMO RESOCONTO SULL'ATTIVITA' DEL GRUPPO DI EMERGENZA SANITARIA

Il gruppo di emergenza sanitaria di pronto intervento della Protezione civile regionale, nonostante le grandi difficolta` riscontrate sul posto, e` ormai al lavoro da due giorni per curare i feriti, coordinare le operazioni di soccorso e fornire assistenza alle popolazioni locali e ai nostri connazionali coinvolti nel maremoto che ha colpito la Thailandia. Il gruppo e` arrivato ieri, alle 8.00 locali (ore 2.00 a.m. italiane), con un Boeing 707, guidato da equipaggio del 14 stormo di Pratica di Mare, con a bordo 3 medici, 3 infermieri dell'Ares (Associazione regionale emergenza sanitaria) e 2 funzionari del Servizio regionale di Protezione civile. Il volo ha trasportato anche il materiale logistico e sanitario per l'allestimento di un posto medico avanzato. Nella giornata di ieri i sanitari, suddivisi in tre squadre, hanno effettuato una rapida ricognizione nei nove ospedali disseminati in sei diverse localita` di Phuket, lisola piu` grande della Thailandia, dove vive una popolazione di circa duecentomila abitanti. In particolare, hanno verificato la situazione di Kaolac, localita` a nord di Phuket che sembrava maggiormente colpita dal maremoto. In base al resoconto delle nostre squadre sanitarie, e` stato organizzato, nella giornata odierna, il lavoro di recupero dei feriti e delle persone illese disperse. In particolare, e` stato effettuato il recupero di feriti gravi a Krabi, una delle zone piu` danneggiate dal maremoto. In queste ore si stanno organizzando anche le operazioni di rimpatrio dei nostri connazionali, con priorita` per i feriti piu` gravi. Le operazioni sono compiute dalla nostra e`quipe in stretto coordinamento con le strutture del Dipartimento della Protezione Civile e dellAmbasciata italiana. La sede del centro di accoglienza e` stata individuata a Patong, localita` turistica situata lungo la costa occidentale dellisola, dove e` stato organizzato anche il pronto soccorso. Una delle tende montate e` utilizzata come magazzino. Il gruppo della Protezione civile riferisce che le comunicazioni non sono agevoli: i satellitari non ricevono bene e soprattutto non si riesce a comunicare con i cellulari, che vengono utilizzati principalmente per mandare messaggi. Vengono utilizzate schede telefoniche locali per i cellulari e si sono rivelate strategiche le radio portatili dellequipaggiamento. Per gli spostamenti si utilizzano trasporti locali e guide del posto, soprattutto italiani che risiedono nel Paese. Considerato che la gravita` della situazione cresce di ora in ora, saranno mantenuti stretti contatti con la struttura di emergenza marchigiana, per soddisfare ogni eventuale ulteriore esigenza. Il gruppo marchigiano e` dotato di attrezzature varie, tra cui un gruppo elettrogeno della potenza di 50 Kw, 3 kit completi di tende pneumatiche autoportanti, capaci di ospitare fino a trenta posti letto, un frigorifero per conservare i medicinali e un condizionatore daria. Oltre a strumentazioni chirurgiche, materiale sanitario, farmaci, disinfettanti e antibiotici, il gruppo dispone anche di acqua potabile e viveri in quantita` tale da assicurare una sufficiente autonomia.