Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
26/11/2004

PIANI PER LA SALUTE, INDICAZIONI ED ESPERIENZE

Lelaborazione dei Piani per la salute sara` il tema fondamentale della sanita` del 2005. Uno strumento previsto dal Piano sanitario regionale che riteniamo di assoluta priorita` per la crescita della comunita` marchigiana. Lo ha sottolineato lassessore regionale alla Sanita`, Augusto Melappioni, introducendo lincontro dedicato alla presentazione delle linee guida (semplici indicazioni, e` stato sottolineato) che serviranno alla definizione dei Piani. Erano presenti oltre un centinaio di rappresentanti degli enti locali, delle organizzazioni sindacali e mediche, del mondo scolastico, delle realta` produttive e delle forze dellordine, che hanno riempito lAula Verde della Regione. Se riusciremo a lavorare insieme ha ribadito Melappioni determineremo una svolta significativa nella crescita della partecipazione democratica e nellindividuazione delle priorita` del sistema sanitario. La centralita` della programmazione compete alla Regione, le decisioni al territorio. La salute non riguarda solamente la sanita`, ma e` la risultante di un insieme di scelte che vanno individuate e verificate a livello locale. I Piani comunitari per la salute (Pcs) rappresentano gli strumenti che il Piano sanitario regionale individua per tradurre nella pratica le politiche di promozione della salute. Sono programmi pluriennali, coordinati a livello locale, che mirano a migliorare la salute della comunita`. Il territorio di riferimento e` il distretto sanitario e lambito sociale. Al comitato dei sindaci e` riconosciuta la responsabilita` politica della realizzazione dei Pcs e lindividuazione di un comitato territoriale a cui compete la realizzazione degli interventi previsti (secondo le priorita` dei singoli territori). Lincontro e` servito per puntualizzare la situazione, conoscere le esperienze maturate, riflettere sul percorso da fare. Sono intervenuti anche Francesco Di Stanislao (dirigente dellAgenzia sanitaria regionale), Giuseppe Zuccatelli (direttore dipartimento Servizi alla Persona), Antonio Aprile (direttore generale Asur) Mario Biocca (Agenzia sanitaria Emilia Romagna) e Mariella Martini (Ausl Reggio Emilia) hanno illustrato i contenuti del Pcs dei rispettivi ambiti di competenza. Gli interventi vengono concentrati sugli anziani, sul disagio giovanile, sullinquinamento atmosferico (traffico), sulla promozione di stili di vita corretti, sulla diversita` culturale (immigrazione) e sulla salute mentale. Franco Pesaresi (Comune di Ancona) ha spiegato la decisione del capoluogo di privilegiare il tema della sicurezza stradale (Principale causa di morte degli uomini fino a 40 anni), suggerendo alla Regione di fornire indicazioni precise e auspicando lindividuazione rapida di alcuni progetti su cui lavorare subito. Gabriele Paolucci (Cgil) ha riconosciuto che i Pcs accrescono il livello di partecipazione nelle scelte sanitarie e sociali. Teme tuttavia che lampia composizione dei comitati territoriali (che coinvolgono tante realta` e tante esperienze) possa ostacolare lindividuazione delle priorita` dintervento, come anche le non chiare scelte del ruolo guida rilevabili nelle indicazioni proposte alla discussione. Altro grosso problema, secondo Paolucci, e` la questione delle risorse economiche disponibili, che non vengono indicate. Antonio Aprile, allopposto, apprezza le linee guida soft, perche` consentono di esaltare la progettualita` degli enti locali. Secondo Zuccatelli i piani obbligano ad ascoltare e favoriscono la partecipazione. Sono i catalizzatori di una comunita` che voglia esercitare un ruolo. Lassessore Melappioni ha concluso lincontro ribadendo una certezze e una preoccupazione. La certezza e` che si stia avviando un percorso di democrazia, la preoccupazione e` rappresentata dal timore che il territorio non recepisca questa novita`. Le risorse, comunque, non cadranno a pioggia, ma si concentreranno su quanti seguiranno questo percorso.