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23/11/2004

"LIBRO BIANCO" DI FI, LA REPLICA DI AGOSTINI: "I NUMERI SI COMMENTANO, NON SI CAMBIANO"

Accuse totalmente infondate e piene di imprecisioni tecniche. I conti della Regione sono in regola e certificati. Cosi` replica lassessore regionale al Bilancio, Luciano Agostini, al Libro bianco sulla finanza regionale, presentato da Forza Italia nei giorni scorsi. Loccasione e` un incontro con la stampa, nel corso del quale vengono forniti i dati sulla gestione contabile della Regione. Secondo lassessore, FI scambia la competenza con la cassa, quando sostiene che abbiamo avuto piu` trasferimenti dallo Stato. In realta` gli euro di questanno erano di competenza degli esercizi precedenti. In particolare, relativi al Fondo sanitario 2003. Non si e` trattato di risorse aggiuntive. Anzi, i tagli del Governo nazionale sono noti a tutti. Agostini ha anche negato che le Marche vantino una tassazione tra le piu` elevate: Abbiamo scelto unaliquota progressiva sullIrpef, tante` che il 67% dei marchigiani non e` toccato dalladdizionale. Introdotta nel 2001, esenta i contribuenti fino a 15 mila euro di reddito e prevede aliquote piu` alte per i redditi elevati. Abbiamo iniziato a ridurre questa addizionale ha affermato - Lo abbiamo fatto, in parte, nel 2003, e in maniera piu` consistente questanno, per circa 13 milioni di euro. Diverse categorie, inoltre, sono state esentate dallaumento dellIrap e riduzioni sono state previste per le cooperative sociali. Agostini ha, poi, lamentato che da tre anni lo Stato non trasferisce alle Marche le addizionali regionali Irpef e Irap riscosse: Sommate agli ulteriori trasferimenti, non ancora assegnati e relativi alla sanita`, nel mese di settembre ammontano a 950 milioni di euro. Ogni anno queste mancate entrate costano alla Regione, in termini di oneri finanziari, tra i 40 e i 60 milioni di euro. Se non vi dovessimo far fronte, avremmo potuto azzerare quasi totalmente il deficit della sanita`. Questo aspetto non viene invece citato nel Libro bianco. Sul fronte dellindebitamento, Agostini ha sottolineato come le Marche non siano fuori dal patto di stabilita`. Se siamo tra le Regioni che risultano in regola, significa che abbiamo avviato unazione di recupero allinterno dei parametri di riferimento. Non a caso la Corte dei Conti cita le Marche come esempio nazionale nel settore della gestione attiva del debito. Lassessore ha infine ribadito di essere disponibile a un confronto pubblico sul bilancio regionale, poiche` i numeri possono essere commentati, ma non modificati. Allincontro con la stampa ha partecipato anche il direttore del dipartimento Programmazione e Bilancio. Pietro Marcolini ha precisato che meta` dei ricorsi Irpef dei contribuenti, contro la Regione, non ha fondamento, in quanto laliquota dello 0,9% non e` unaddizionale regionale, ma sostituisce un contributo che lo Stato non riconosce piu` alle Regioni.