Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
09/11/2004

UNA NUOVA SFIDA PER CONSERVARE LA NATURA

Presentato ad Ancona lo studio sulla Rete Ecologica Marchigiana realizzato dal WWF Italia per la Regione Marche, che ha per obiettivo quello di mettere in relazione le aree protette con il resto del territorio. In particolare la Rete rappresenta uno strumento per lavvio di un progetto di tutela della biodiversita` nelle Marche individuando nelle aree di maggior interesse naturalistico e di maggior valenza, corridoi ecologici e punti caldi di biodiversita`. Lassessore regionale allAmbiente, Marco Amagliani e il responsabile del WWF Italia per il programma Mediterraneo, Franco Ferroni, hanno illustrato alla stampa i risultati ottenuti. In sostanza il lavoro si e` sviluppato incrociando e sintetizzando le informazioni piu` attendibili sulla base di banche-dati e cartografie reperite ed elaborate con sistemi GIS (Geografic Information System). In tal modo sono state individuate le aree potenzialmente ricche di biodiversita` (core-areas) prodotte dalla sovrapposizione informatizzata di carte che per le specie animali fanno riferimento ai modelli di idoneita` ambientale dei vertebrati. Intorno a queste aree di presumibile rilevanza biologica, sono state descritte zone di maggiore biopermeabilita` (potenziali aree di protezione e potenziali corridoi ecologici). Le aree a maggior biodiversita` sono localizzate prevalentemente lungo le due dorsali montuose dellAppennino e nelle aree collinari interne della Provincia di Pesaro-Urbino e di Ascoli Piceno. In concomitanza con la Rete Ecologica, la Regione Marche ha dato il via al programma di monitoraggio di aree-pilota SIC (siti di interesse comunitario) e ZPS (zone di protezione speciale della fauna), investendo circa 140.000 euro. Il progetto ha sottolineato Amagliani - e` stato svolto con una puntuale e attenta attivita` informativa e pone le Marche come una regione allavanguardia per la realizzazione della rete ecologica visto che questa esperienza e` stata riconosciuta ed inserita in un volume a cura della Regione Sardegna. E necessario continuare ha proseguito lAssessore - su questa strada e sulla necessita` assoluta di legare il lavoro realizzato con quelli sviluppati da altri settori correlandolo con le leggi regionali. Sulle tematiche ambientali ancora non ce` quella sensibilita` dovuta e le scelte che di debbono fare non devono essere dissonanti con le cose che dobbiamo tutelare. I parchi ha concluso Amagliani - hanno svolto e continuano a svolgere un grande lavoro, ma non sono piu` sufficienti da soli a garantire la tutela della biodiversita`. La creazione di questa rete sicuramente dara` supporto al sistema delle aree protette. Lobiettivo ambizioso ha precisato Ferroni - di tutelare dal 1980 il 10% della superficie italiana labbiamo raggiunto attraverso la conservazione delle aree protette. La rete ecologica puo` essere definita una nuova sfida per chi si occupa di conservazione della natura. La soluzione che il WWF ha proposto a livello internazionale sono le 238 ecoregioni individuate sullintero pianeta. Lecoregione e` ununita` territoriale terrestre o marina che contiene un insieme omogeneo di ecosistemi che hanno in comune un numero significativo di specie, dinamiche ecologiche e condizioni ambientali e che possono essere gestiti come una singola unita` di conservazione. (a.f.)