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08/11/2004

ACCORDO ITALO-SLOVENO-CROATO: PREVENZIONE E GESTIONE DELLE EMERGENZE NEL MARE ADRIATICO

I lavori conclusivi della conferenza internazionale sullinquinamento marino hanno contribuito a tracciare nuove strategie comuni per proteggere lequilibrio ecologico del Mare Adriatico. Anche se linquinamento accidentale marino richiama in modo particolare linteresse del pubblico, gli scarichi delle navi sono le fonti principali di inquinamento del mare. Per queste ragioni ha spiegato Roberto Patruno, direttore del Rempec, organismo dellOnu designato ad affrontare il problema dellinquinamento marino da navi nel Mediterraneo laccordo italo-sloveno-croato e` una risposta ai rischi dinquinamenti originati dalle flotte che navigano nellarea adriatica-ionica. Laccordo prevede uno strumento operativo da utilizzare nella gestione delle emergenze connesse con inquinamenti marini accidentali, ma anche nella definizione di azioni comuni nel campo della prevenzione degli inquinamenti. Lobiettivo e` quello di ridurre il livello di rischio per lambiente e colpire il criminale fenomeno degli inquinamenti volontari nel bacino. Allinterno del piano un capitolo di rilievo e` quello riguardante la prevenzione effettuata attraverso il monitoraggio dellambiente marino, il controllo del traffico marittimo e la designazione delle zone di mare particolarmente sensibili. Il piano, nel suo insieme, conferisce al sistema la capacita` di poter rispondere in maniera adeguata alla crescente esigenza di maggiore protezione dellambiente marino e costiero del bacino adriatico-ionico non mortificando le aspettative di crescita economica legate al trasporto, ma garantendo uno sviluppo sostenibile. Anche Guido Matteini, referente Rempec, ha sottolineato che la prevenzione e` importantissima in quanto e` unattivita` finalizzata alla riduzione del rischio e delle emergenze. In Adriatico esistono traffici marittimi con direttrici preposte al commercio nazionale ed internazionale. Queste direttrici, che fungono da percorsi marittimi, necessitano di accurati sistemi di controllo perche` le navi che le utilizzano trasportano diversi settori merceologici e quindi con impatti differenti di rischio. Per Roberto Danovaro, professore dellUniversita` Politecnica delle Marche, la fragilita` e la vulnerabilita` dellAdriatico dipendono dalla scarsa circolazione marittima determinata anche dalle barriere artificiali esistenti come le scogliere. Inoltre, il docente universitario ha voluto precisare che il fenomeno delle mucillagini, noto fin dai primi anni dell800, non e` il prodotto solo del versamento nelle acque di polifosfati, ma dellaumento della quantita` organica riversata in mare a seguito della crescente urbanizzazione. Siamo tutti consapevoli ha spiegato lassessore Ugo Ascoli a conclusione dei lavori del convegno - della complessita` dei problemi legati allinquinamento marino. Questi devono essere affrontati con la gestione allargata del territorio marino attraverso la cooperazione interregionale. Il salto di qualita` che dovra` emergere nella cura dei territori puo` derivare da una gestione integrata delle aree costiere effettuata con un metodo di governo del territorio condiviso da tutti gli attori locali e anche attraverso la riprogettazione della produzione di beni e servizi compatibilmente con gli indicatori economici. Nella societa` moderna e` chiaro che i grandi problemi sociali e ambientali possono essere affrontati solo se ce` una concertazione vera degli obiettivi. Se per sviluppo sostenibile sintende quello economico con la tutela delle condizioni ambientali, le parole dordine sono prevenzione, cooperazione e capacita` dintervento in emergenza. Proprio su questultimo aspetto prendera` il via un master presso la Facolta` di Scienze dellUniversita` Politecnica delle Marche, che formera` una task force italo-croata pronta ad intervenire in caso di emergenze connesse con gli inquinamenti marini. Inoltre, a termine dei lavori, si e` proposto di creare un Segretariato Permanente ad Ancona in grado di coordinare tutte le attivita` necessarie per tutelare lambiente marino e garantire la sicurezza marittima. (a.f.)