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08/10/2004

LO STILE DI UNA REGIONE:

In uno dei piu` imponenti segni dellarchitettura romanica marchigiana, la cattedrale di San Ciriaco ad Ancona, e` stato presentato oggi il volume Il Romanico nelle Marche , secondo numero della Collana I Quaderni curata dal Servizio Beni e Attivita` culturali della Regione. A fare gli onori di casa larcivescovo di Ancona- Osimo, Edoardo Menichelli e il futuro Direttore della Cattedrale, Don Ermanno Carnevali che hanno accolto gli ospiti nella Cappella del SS Crocifisso. Erano presenti lassessore comunale alla Cultura, Antonio Luccarini, la presidente della I Commissione consiliare regionale Cultura , Adriana Mollaroli e il presidente di Piceno da scoprire, Caserta. Vogliamo innanzitutto svelare le Marche alle Marche, che talvolta possiedono ricchezze quasi a loro insaputa ha affermato il presidente della giunta regionale Vito DAmbrosio, illustrando le scelte alla base del progetto- pilota che ha interessato due aree della regione- Dal promontorio del Conero alla Vallesina; le valli del Tenna, dellAso, del Nera e Fiastra - nei tre aspetti: il Romanico Maggiore, il Romanico Minore e i Portali. Continua con questo lavoro - ha aggiunto DAmbrosio- limpegno di valorizzazione e riscoperta del patrimonio culturale regionale, dopo lo studio di itinerario romanico lanciato per il Giubileo del 2000 e il recente Atlante del Gotico, secondo lottica di collegare non solo idealmente, ma in una concreta prospettiva di messa in rete, le civilta` storico- artistiche- architettoniche che brillano come perle preziose nelle Marche e che sono diventate stile identificante. Le finalita` sono diverse e comunque legate fra loro: valorizzare per far conoscere il Romanico che e` diffusissimo sul territorio, farlo fruire direttamente, avvantaggiandosi anche di tutte le piu` valide esperienze gia` collaudate , come Piceno da scoprire, richiamare cosi` i flussi turistici che sempre piu` si indirizzano verso il turismo culturale, risorsa che ha dimostrato essere fondamentale per evitare le crisi. Un progetto pilota che come tale e` un modello da esportare- ha spiegato la dirigente del Servizio Beni e Attivita` culturali della Regione, Laura Pierini- e che ha raccolto 93 schede di censimento che offrono chiavi di lettura diverse e originali (indicatori turistico-ricettivi, paesaggistici e occupazionali) con lo scopo di contestualizzare il bene romanico nel suo ambiente e disporre di informazioni importanti per cominciare a costruire modelli di gestione come risorsa turistica. Non rimarra` quindi un lavoro isolato ha assicurato la dirigente- perche` limpegno e` quello di sviluppare lesperienza e allargarla alle altre aree della regione che non sono meno ricche di manufatti romanici. Da segnalare, inoltre, che il progetto pilota, attraverso il programma comunitario Interreg, si apre alla nuova Europa con un progetto in partnership con lUmbria , la Romania e la Grecia; a livello regionale, invece, si include nel progetto Il Romanico nel Piceno- Chiese aperte. Le 110 pagine del Quaderno, curato da Paolo Bruge`, contengono non solo le schede redatte da Alessandra Panzini, Silvia Luni, Monica Ferri, Sara Gentili che hanno lavorato anche ai testi insieme a Maria Diana Fioretti e al curatore del volume, ma anche una ricca documentazione fotografica a colori delle bellissime chiese e abbazie che punteggiano le Marche: da San Vittore di Genga allAbbazia dei Santi Ruffino e Vitale di Amandola, dalla Chiesa di Santa Croce di Sassoferrato alla Chiesa di SantAgostino a Matelica. In terza di copertina e` allegato anche un utile Cd Rom con le schede di catalogazione e censimento . Unannotazione finale: le ultime due pagine sono lasciate giustamente in bianco, per le note. Un invito palese perche` il volume diventi un vero e proprio Quaderno di viaggio alla scoperta di un tesoro. (ade)