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27/09/2004

D’AMBROSIO E PACETTI FIRMANO IL PROTOCOLLO D’INTESA CHE REGOLA I RAPPORTI TRA REGIONE E UNIVERSITA’ NEL SERVIZIO SANITARIO

LUniversita` e la Regione, nel rispetto delle reciproche autonomie e finalita` istituzionali, convengono che lUniversita` concorra alla programmazione sanitaria regionale, alla definizione degli indirizzi di politica sanitaria e di ricerca nonche` alla definizione dei modelli organizzativi per quanto interessa le strutture e le attivita` essenziali allo svolgimento delle proprie funzioni istituzionali di didattica e di ricerca. Si apre cosi` il protocollo dintesa che il presidente Vito DAmbrosio e il rettore Marco Pacetti hanno sottoscritto presso la sede regionale di Palazzo Raffaello per regolare i rapporti in materia di servizio sanitario tra Regione Marche e Universita` Politecnica delle Marche. Il testo dellaccordo e` il risultato ha affermato DAmbrosio - di un lavoro complesso e approfondito. E un traguardo molto importante che ci permette di migliorare leccellenza del Servizio sanitario regionale. Il protocollo racchiude una prospettiva futura fondata su due soggetti (Regione e Universita`) che intendono procedere insieme. Lintesa agevola anche la nascita di molti corsi decentrati di laurea breve nel territorio e da` forza a molte realta` che, sul piano della qualita` sanitaria, sono cresciute in maniera diffusa nella regione. Insomma, tutto il sistema cresce, e questo e` un dato molto positivo. Non vince e non perde nessuno, perche` non ce` mai stata una logica antagonistica: ce`, invece, una collaborazione piu` incisiva e finalizzata che persegue lobiettivo di assicurare prestazioni di qualita` al cittadino. Ringrazio lassessore Melappioni che ha coordinato, insieme al preside della Facolta` di Medicina Manzoni, i lavori del gruppo misto, un impegno di qualita` che ha permesso di giungere ad un quadro definito e avanzato. Lo spirito che ha animato il lavoro ha commentato Pacetti e` quello della leale collaborazione tra due soggetti pubblici che hanno si` missioni diverse, ma lunica finalita` di garantire unassistenza di eccellenza. LUniversita`, cosi` come indica il Piano sanitario regionale, si integrera` sempre di piu` con il territorio attraverso la diffusione dei suoi corsi che hanno lobiettivo di elevare la qualita` dei livelli di cura e diagnosi. Non ce` solo lazienda di Torrette, ma una circolazione degli specializzandi in tutto il territorio e la Facolta` di Medicina sara`, alla fine, quella piu` diffusa nella regione tra quelle operanti nellAteneo. Per il preside della Facolta` di Medicina, Tullio Manzoni Il protocollo dintesa, un documento che auspicavamo, costituisce un lavoro ponderato. E stata definitivamente chiarita anche lAzienda di riferimento. I corsi decentrati cresceranno. La commissione ha lavorato molto e bene, cercando di interpretare al meglio il complesso mondo di Torrette. Lintegrazione tra Universita` e Regione, secondo lintesa sottoscritta, riguardo alla funzione formativa e di ricerca e allattivita` assistenziale dovra` realizzarsi, oltre che in relazione alle esigenze relative ai corsi di laurea e di specializzazione anche con riferimento alle altre attivita` formative previste dal Piano sanitario regionale. In tal modo si favorira` la massima integrazione tra attivita` di assistenza, di didattica e di ricerca, agevolando anche la nuova organizzazione della sanita` regionale che si adegua all'evoluzione del processo di deospedalizzazione e di riorganizzazione della rete dei servizi. Tutte le tipologie di attivita` assistenziali necessarie alle attivita` di formazione e ricerca proprie della Facolta` medica devono essere ricomprese allinterno delle strutture sanitarie (Azienda ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti, Azienda sanitaria unica regionale zona 5 e INRCA) complessivamente considerate. Le attivita` della Facolta` medica sono espletate prioritariamente presso lAzienda Ospedaliero Universitaria che assume, nella sua interezza, la funzione di supporto per le attivita` didattiche e scientifiche. A tal fine le risorse ivi presenti, compresi i posti letto previsti dal Piano sanitario regionale, saranno ripartiti, in ciascun presidio, di norma, in modo paritario tra le strutture a direzione universitaria e quelle a direzione ospedaliera. Nell'ambito della programmazione regionale e locale si individuano, previa intesa con lUniversita`, le strutture del SSR che, oltre alla Azienda Ospedaliero Universitaria, saranno sede di attivita` formativa relativa alle lauree sanitarie. Il protocollo disciplina anche lorganizzazione interna dellAzienda ospedaliero-universitaria stabilendo che ne sono Organi il Direttore generale, il Collegio sindacale e lOrgano di Indirizzo. Il Direttore Generale e` nominato dal Presidente della Giunta regionale dintesa con il Rettore dellUniversita` e ha la rappresentanza legale dellAzienda e la responsabilita` della sua gestione. LOrgano di Indirizzo, il cui Presidente e` nominato di intesa dalla Regione e dallUniversita`, e` composto, oltre che dal Presidente dal Preside della Facolta` di Medicina e Chirurgia, dal Direttore del Dipartimento regionale Servizi alla Persona e alla Comunita` e da due Funzionari: uno della Regione Marche e laltro dell'Universita` Politecnica delle Marche. LAzienda organizza le proprie attivita` assistenziali in forma dipartimentale, strutturata come centro unitario di responsabilita` e di costo. Le attivita` e le strutture assistenziali complesse, comprese quelle funzionali alle esigenze di didattica e di ricerca dei Corsi di studio della Facolta` di Medicina e Chirurgia, sono individuate nellatto aziendale, dintesa con il Rettore e sentito il Collegio di direzione. Al sostegno economico-finanziario delle attivita` svolte dallAzienda Ospedali Riuniti concorrono risorse messe a disposizione sia dallUniversita` sia dal Fondo sanitario regionale. Regione e Universita` perseguono lobiettivo di una gestione efficiente dellAzienda. La formazione specialistica, i corsi di laurea delle professioni del comparto sanitario e la formazione permanente dei medici e del personale del comparto sanita` saranno disciplinati con specifiche intese tra Regione e Universita`, che si avvarranno anche di un Osservatorio del lavoro per determinare i fabbisogni di personale.