Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
27/09/2004

IN EUROPA LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E’ DEBOLE E CONFUSA

Si e` concluso il seminario internazionale sullorganizzazione territoriale, la pianificazione e la valorizzazione del paesaggio svoltosi ad Abbadia di Fiastra. Interessante il confronto tra gli studiosi e i rappresentanti delle regioni europee partecipanti al convegno. La pianificazione del territorio ha affermato Florencio Zoido Naranjo dellUniversita` di Siviglia - e` unattivita` che ha grandi problemi, non solo in Spagna ma in tutta lEuropa, perche` lattivita` di programmazione e` debole e confusa. La conoscenza delle diversita` di paesaggio dei vari stati europei puo` agevolare la coesione tra gli stessi. Lazione politica delle Regioni e degli Enti locali e` importantissima ai fini della partecipazione dei cittadini ai programmi che definiscono criteri e obiettivi per la qualita` del paesaggio. Per Dora Drexler dellUniversita` Corvinus di Budapest tra i problemi ancora aperti, il principale e` quello della ricerca di concrete modalita` dintegrazione tra i diversi strumenti di conoscenza dei paesaggi, necessari per definire le azioni di trasformazione del territorio. La Slovenia ha sottolineato invece Jelka Hudoklin del Ministero sloveno della Pianificazione ambientale, territoriale e dellenergia si e` impegnata a fondo per integrare il paesaggio e le sue componenti, attraverso i piani regolatori e i progetti esecutivi, coinvolgendo sia il livello nazionale che quello locale. La discussione ha messo in rilievo che il territorio italiano e quello di molti paesi europei e dellEuropa orientale hanno vissuto, negli ultimi cinquantanni, un cambiamento sostanziale nei modi di usare, trasformare e vivere i luoghi. Lecologia, i segni della storia, le necessita` del vivere odierno non possono piu` convivere semplicemente affiancandosi man mano che si passa da un luogo ad un altro (dalle aree protette a quelle caratterizzate dalla diffusione urbana), ma debbono trovare nuove forme e soluzioni progettuali condivise attraverso innovative modalita` di utilizzo degli spazi. Il territorio, inoltre, ha vissuto trasformazioni dettate dalloggettiva, imperante supremazia della citta` che ha determinato la dispersione urbana, lirrigidimento del corso dei fiumi, luso massiccio del cemento nelle opere di difesa del suolo, il confinamento della protezione della natura in aree circoscritte e la concezione degli spazi aperti come aree di possibile edificazione. Dal seminario e` emersa lesigenza, dato lo stretto legame esistente tra lo sviluppo della citta` e il paesaggio, che i vari livelli di governo del territorio interagiscano tra loro lavorando in rete. Le buone pratiche, ovvero le azioni dei soggetti che introducono positive trasformazioni, riguardano soprattutto i territori a media e bassa urbanizzazione. Esempi significativi sono le realizzazioni relative alla produzione di energia rinnovabile raggiunte come punto dincontro tra societa` costruttrici, popolazioni locali e ricerca progettuale. Da citare la centrale eolica di Muddelgrunden a Copenaghen, quella geotermica di Bagnore sullAmiata e la ristrutturazione della centrale termoelettrica di Porto Corsini a Ravenna. Le conclusioni del seminario sono state tratte dallassessore Cataldo Modesti. Bisogna porre molta attenzione ha sottolineato - alle trasformazioni quotidiane dei paesaggi che hanno investito, anche se in misura diversa, tutti i territori dei paesi partecipanti al progetto. Per quanto riguarda piu` direttamente le Marche va dedicata una particolare attenzione alle aree vallive e costiere, come luoghi per sperimentare nuove politiche in grado di migliorare la qualita` dellabitare . I risultati scaturiti dallapprofondimento del programma LOTO nel corso della due giorni del seminario, possono aiutarci a fornire risposte concrete alle complesse questioni del governo del territorio, agevolando anche lincontro tra processi istituzionali e processi partecipativi. (a.f.).