Il grave incidente alla raffineria API dell 8 settembre scorso accelera azioni e procedure, che erano gia` da tempo in corso, ma che ora, sotto la spinta delle nuove evidenze, non possono ulteriormente tollerare rinvii e resistenze nellambito dei comportamenti aziendali.
E questo il caso dellatteso e piu` volte rinviato ritiro unilaterale da parte dellAPI e dellAssociazione Industriali di Ancona del contenzioso legale contro la Dichiarazione regionale del marzo 2000 di area ad elevato rischio di crisi ambientale di una porzione del territorio della provincia di Ancona, estesa tra Marina di Montemarciano, le prime aree industriali di Jesi ed il porto di Ancona con particolare riferimento al territorio comunale di Falconara.
Questo atto del Consiglio regionale era stato fortemente contestato dallazienda e, supinamente, da Assindustria di Ancona; nonostante un preciso impegno sottoscritto a tal riguardo nel Protocollo dintesa del giugno 2003, dopo oltre un anno continuavano le ingiustificabili schermaglie legali.
Il ritiro unilaterale del ricorso da parte dellAPI e` finalmente arrivato. Dopo le recentissime decisioni del TAR di mettere a carico dei ricorrenti le spese legali e le cospicue spese della perizia tecnica, che aveva valutato lintera questione portando anche utili contributi alle prescrizioni della concessione petrolifera, si chiude dunque una lunghissima vicenda giuridica, in realta` significativa di un vecchio modo di intendere il confronto con le istituzioni locali da parte di unazienda, che pure dovrebbe avere nei fatti ben altra capacita` di costruire rapporti con i lavoratori, le comunita` ed i loro rappresentanti.
Ora, vista anche la precisa assunzione dellindirizzo politico al riguardo da parte del Consiglio regionale, le strutture tecniche dellAssessorato, gia` supportate da Arpam, Enea, Svim, Universita` ed altri esperti , possono proseguire e concludere rapidamente la stesura del Piano di risanamento; la Giunta regionale nel suo percorso politico-istituzionale realizzera` il massimo consenso possibile e lintesa con gli enti locali interessati, coinvolgendo contestualmente i parlamentari marchigiani, i Ministeri ed il Governo per ottenere la piu` ampia copertura finanziaria degli interventi, che verranno individuati e selezionati.
A tutti gli enti interessati si chiede quindi tempestivita` e collaborazione, come per altro alcuni hanno gia` positivamente dimostrato, rispondendo con proposte concrete, impegno amministrativo e apertura politica alle ingenti risorse finanziarie, organizzative e di impegno istituzionale, che lAssessorato regionale allAmbiente continua a mettere in campo.
Questa attesa buona notizia libera quindi energie da mettere a disposizione degli sforzi ulteriori della Regione e degli organismi competenti in materia di sicurezza, controlli, tutela dellambiente e nuove prospettive di sviluppo durevole.
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