Organizzare il servizio sanitario regionale per soddisfare tutti i bisogni di salute ai vari livelli di complessita`, integrare i servizi sanitari e quelli sociali, garantire accesso a servizi appropriati e di buona qualita` a tutti i cittadini marchigiani, avvicinandoli il piu` possibile alle loro case. Sono alcune scelte strategiche che la Regione Marche ha fatto e adottato con i Piani Sanitari 1998-2000 e 2004-2006. Lobiettivo di fondo e` lo sviluppo dei servizi di prevenzione e di cura sul territorio, attivando lassistenza domiciliare ed i presidi a bassa intensita` di cure, migliorando i servizi per lemergenza, potenziando la medicina generale, garantendo sul territorio regionale servizi ospedalieri sempre meglio qualificati e collegati a rete con le strutture ad elevata specialita`, insieme alla progettazione di un sistema qualificato di riabilitazione che riesca a soddisfare gran parte dei bisogni.
Per riuscire in tutto cio` la Regione ha attivato una serie di strumenti importanti che sono in parte gia` in uso in altre parti dEuropa e del mondo. Fra essi, oltre allautorizzazione e laccreditamento dei servizi sanitari e di quelli sociali, anche i profili dassistenza. Proprio di questi ultimi strumenti parlano i 10 esperti internazionali provenienti da Stati Uniti, Russia, Belgio, Danimarca, Germania, Slovenia, Gran Bretagna, assieme al responsabile della qualita` dellOMS, prof. Isuf Kalo, nei due giorni di convegno internazionale che si apre oggi alle 14 a Jesi , presso lHotel Federico II. Uno scambio di esperienze avanzate e un confronto con gli esperti locali, invitati ad analizzare i vantaggi dellapplicazione dei profili assistenziali, in vista della loro adozione fra le sette strategie consigliate dellUnione Europea per contribuire a migliorare la qualita` dellassistenza sanitaria fra i 25 paesi dellUnione.
In particolare, proprio per i profili di assistenza le Marche sono allattenzione dellOrganizzazione Mondiale della Sanita`, perche` stanno costruendo un sistema a rete che accolga, tratti e assista le persone colpite dalle patologie piu` importanti per numero e gravita`, ad iniziare dallinfarto, dallictus, dalla frattura del femore e dalle malattie croniche del rene.
Per realizzare questo sistema, da quattro anni e` stato importato dai paesi piu` avanzati il metodo dei profili dassistenza. Una modalita` che consiste nel coinvolgimento alla progettazione di tutti i professionisti e le strutture che nelle Marche si occupano di questi problemi, alle attivita` di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, individuando e condividendo i modi migliori per prendersi cura dei malati, per definire il chi fa che cosa, sia nei momenti dellemergenza che in quelli successivi, valutare cio` che e` stato fatto mediante i piu` appropriati strumenti di misura.
Nella fase iniziale del progetto le Aziende marchigiane hanno prodotto un centinaio di profili di cura, adatti ai singoli reparti e servizi, che sono visibili sul sito dellAgenzia Regionale Sanitaria (www.ars.marche.it/cdq/profili). Profili di cura che costituiscono le regole base che le equipes curanti si danno gia` oggi per garantire il massimo di cure possibili a chi ne ha bisogno.
Da due anni, invece, e` partita la seconda parte del progetto, che consiste nellaffrontare con regole condivise su scala regionale problemi come linfarto miocardico acuto, lictus, la frattura del femore e linsufficienza renale cronica.
I progetti sono a buon punto, tanto che su infarto e ictus ce` gia` un accordo fra tutti i professionisti nelle Marche che trattano queste patologie. Lesperienza quindi si puo` dire ben avviata, nel senso che gia` oggi i pazienti delle Marche colpiti da queste malattie sono trattati sulla base di regole condivise e monitorate nel tempo. Per la frattura del femore e linsufficienza renale cronica lo stato e` quello della progettazione avanzata, con la compartecipazione dei rappresentanti dellANED, lassociazione dei nefropatici, per meglio tarare sulle esigenze anche pratiche dei pazienti i protocolli operativi.
Una mole di attivita`, quindi, che hanno posto le Marche allattenzione internazionale degli staff sanitari che in Europa si stanno occupando dei profili assistenziali e anche per questo la nostra regione e` stata scelta per organizzare il Meeting di Jesi che si chiudera` nella mattinata del 17 settembre.
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