Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
30/07/2004

RILIEVO TOPOGRAFICO E CENSIMENTO DEI FIUMI MARCHIGIANI

Migliorare la conoscenza e la gestione del territorio attraverso un censimento aggiornato dei fiumi di rilievo regionale. E` quanto e` stato realizzato dalla Regione Marche, che ha monitorato i principali 77 corsi dacqua esistenti, interessanti la quasi totalita` dei comuni marchigiani. Lindagine ha rilevato i profili topografici delle aste fluviali e le opere idrauliche esistenti nelle zone montane. Complessivamente i fiumi sono stati scandagliati per 1.490 chilometri, con una verifica accurata che ha riguardato 4.729 sezioni, e sono stati rilevati i dati di 1.471 manufatti (opere idrauliche, dighe, impianti idroelettrici), realizzati nella parte montana dei corsi dacqua. I risultati dellindagine sono stati presentati, alla stampa e alle amministrazioni locali (Province e Comuni), dallassessore regionale ai Lavori Pubblici, Cataldo Modesti. La Regione Marche ha sottolineato lassessore ha promosso questa campagna per definire le caratteristiche idrauliche dei bacini rilevati. Il risultato, di elevato valore tecnico e scientifico, costituisce un traguardo notevole per la Regione, ora in possesso di informazioni dettagliate sui principali fiumi che consentono non solo unoculata pianificazione, ma anche una mirata progettazione dei piani di bacino e una coerente gestione economica del patrimonio demaniale. Una banca dati necessaria, e` stato rimarcato, per programmare ogni ulteriore intervento e per valutarne la fattibilita`, tecnica e idraulica. Grazie al lavoro realizzato, secondo Modesti, oggi le Marche possono collocarsi tra le regioni italiane piu` avanzate nel settore della gestione idrogeologica del territorio. Una posizione che sara` ulteriormente consolidata, a partire dal prossimo mese di settembre, quando la Giunta regionale presentera`, in Consiglio, lo studio sulla gestione delle coste. Larretramento delle spiagge, infatti, e` anche conseguenza della scarsita` del trasporto solido dei fiumi, segnalata anche dai dati geometrici acquisiti analizzando i profili dei corsi dacqua studiati, alcuni dei quali manifestano erosione dei fondali. Gli aspetti tecnici del censimento sono stati illustrati dalling. Vincenzo Marzialetti, del Dipartimento Territorio della Regione. I dati raccolti rappresentano una base conoscitiva utile per i privati e gli enti pubblici che hanno competenze nella gestione, nel controllo e nella vigilanza del territorio. Le informazioni potranno essere incrementate con il contributo degli enti locali e delle Province, ai quali sara` consentito di aggiornare i dati regionali con le informazioni sulle nuove opere idrauliche autorizzate. Lindagine e` stata coordinata dalla Regione e i rilievi suddivisi in quattro lotti di dimensione provinciale, per garantire ununiformita` dei risultati. Sono gia` stati testati quelli scaturiti dagli appalti delle province di Ancona (21 fumi) e Pesaro-Urbino (12 fiumi), in fase di collaudo quelli di Macerata (23 corsi dacqua) e di prossima ultimazione quelli di Ascoli Piceno (21 alvei coinvolti). Il censimento delle opere idrauliche nelle zone montane, finanziato con i fondi del terremoto, ha riguardato i fiumi: Metauro, Cesano, Misa, Esino, Musone, Potenza, Chienti e Aso. I rilievi consentono ora di individuare le aree esondabili, redigere i piani di bacino, predisporre progetti di sistemazione idraulica, disporre di un archivio utile per le amministrazioni interessate, collegare ogni opera alla relativa concessione.