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21/07/2004

AGOSTINI ALLA COLDIRETTI: SOLO POLEMICHE STRUMENTALI

Niente di nuovo sotto il sole, cosi` commenta lassessore allagricoltura Luciano Agostini la denuncia fatta dalla Coldiretti a proposito delle aziende che rischierebbero il pignoramento per la mancata erogazione dei fondi a valere sulla Misura F del Piano di Sviluppo rurale-PSR. Ci siamo ormai abituati ha detto lassessore a un atteggiamento conflittuale dellorganizzazione, che cerca in continuazione elementi di frizione con la Regione per poi assurgere a baluardo della soluzione dei problemi. Insomma una sorta di salvatore della patria. Mi dispiace perche` lo stile, che noi cerchiamo di utilizzare con le organizzazioni, che sono i nostri principali interlocutori, e` diverso ed e` improntato alla massima collaborazione. Le organizzazioni sanno che le porte dellassessorato sono sempre aperte e i dirigenti e funzionari sempre disponibili. Ma veniamo alla questione posta dalla Coldiretti. La Misura F riguarda interventi di tipo agroambientale, non produttivi per lazienda, ma finalizzati alla tutela e difesa dellambiente. In questa logica avevamo previsto, ad esempio, come ammissibili interventi legati allimpianto di siepi e al drenaggio delle acque espressamente funzionale al riassetto idrogeologico. La Commissione Europea ha fatto sapere, in fase di negoziazione del nuovo PSR, di non poter accettare questo secondo tipo di interventi, che considerava a beneficio dellazienda e quindi non poteva essere accolto allinterno della Misura F. Cosa ha fatto lAssessorato? Ha prontamente comunicato questa limitazione e ha singolarmente avvisato le aziende che avevano fatto pervenire la loro domanda di richiesta di contributo, stabilendo anche che si poteva riconoscere laiuto solo per quelle domande che avevano concluso liter, rendicontazione dei lavori compresa, entro il 31 marzo 2004. Quindi nella sostanza abbiamo fatto una sanatoria, assumendoci le nostre responsabilita` e, inoltre, abbiamo stabilito che si potessero accettare e ammettere a contributo interventi di drenaggio, se questi non andavano ad aumentare il valore aziendale di un valore superiore al 5%. Ovviamente, inutile dirlo, a questo punto le strutture devono procedere allaccertamento finale dei lavori indispensabile per la liquidazione finale dellaiuto. Abbiamo concluso le procedure per le province di Ancona, Macerata, Ascoli Piceno, non ancora per Pesaro-Urbino, che aveva presentato un centinaio di domande. Quindi, come si vede, si tratta di un attacco solo strumentale, che respingiamo al mittente.