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Una mappa del tesoro; con questa espressione il presidente della regione Marche Vito DAmbrosio ha definito latlante del gotico nelle Marche, opera in quattro volumi presentata oggi presso il museo diocesano di Ancona, grazie allospitalita` e alla affettuosa accoglienza dellarcivescovo Edoardo Menichelli. DAmbrosio ha innanzitutto notato come non fosse casuale il luogo della presentazione: gli edifici di culto della nostra regione custodiscono gran parte del patrimonio illustrato nei volumi, e la collaborazione della Conferenza episcopale marchigiana e` stata indispensabile per la realizzazione dellopera. Nel triennio dal 98 al 2000, ha continuato DAmbrosio, la nostra regione ha visto realizzarsi eventi espositivi di grande rilievo e di notevole successo di pubblico. Urbino, San Severino, Fabriano e Fermo ospitarono mostre che componevano il progetto denominato Le Marche dal Gotico al primo Rinascimento. Di quelle mostre sarebbero rimasti solo ponderosi cataloghi e un vago ricordo: invece, ha affermato DAmbrosio, questo atlante permette di dare continuita` a quella diffusione della conoscenza del nostro patrimonio. Latlante offre ai viaggiatori, grazie allagile formato, la possibilita` di seguire percorsi che, non casualmente, si richiamano allorografia delle Marche, a quella morfologia a pettine che ne ha cosi` fortemente caratterizzato lo sviluppo. Si possono percorrere le valli dunque guidati dalla mappa del tesoro, alla scoperta di quei capolavori della scultura, della pittura, dellarchitettura e delle arti minori (queste sono le sezioni in cui si articola latlante), che, come fa notare Vittorio Sgarbi nella prefazione, sono la migliore testimonianza di quella grande cultura adriatica (basteranno i nomi di Giorgio da Sebenico e di Gentile da Fabriano) gia` fiorente nel XIV secolo. Lopera e` stata curata da Stefano Papetti per i tipi di Mazzotta ed ha concluso il progetto sul Gotico nelle Marche realizzato dal Servizio Beni e attivita` culturali della Regione.
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