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08/07/2004

RATING S&P'S, "MARCHE CONSERVANO VALUTAZIONE POSITIVA"

La riduzione del rating di lungo termine della Repubblica italiana, operata da Standard & Poors (S&Ps) rischia di avere una ricaduta negativa suoi conti pubblici dello Stato e penalizza sia gli investimenti che i risparmi delle famiglie. Ma le conseguenze negative sul bilancio della Regione sono contenute, in quanto il controllo della spesa sanitaria, una gestione oculata del debito e la manovra fiscale attuata dalla Giunta regionale hanno consentito alle Marche di confermare il giudizio precedente (AA-/stabile), lo stesso livello ora riconosciuto allo Stato italiano. Lo afferma lassessore regionale al Bilancio, Luciano Agostini, commentando la decisione dellistituto internazionale di certificazione che ha declassato i conti pubblici dellItalia. Nelle Marche sostiene Agostini le ricadute della decisone di S&Ps non saranno significative. In altre realta` locali, ritenute piu` virtuose delle Marche (Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia Val dAosta. O citta` come Milano, Bologna, Firenze, Venezia), le conseguenze saranno invece pesanti. Questo perche`, come Regione, lavoriamo da anni in stretto contatto con lagenzia Standard & Poors, la quale conosce bene il nostro bilancio e la gestione dello stesso. S&Ps e` a conoscenza dellimpegno e del rigore con cui vengono gestite le poste contabili, che monitorizza costantemente, valutando positivamente il lavoro di contenimento della spesa sanitaria e la gestione del debito. Inoltre, stiamo attuando un progetto di razionalizzazione generale delle spesa pubblica, in quanto la necessita` di ricorrere ai finanziamenti del mercato internazionale, inevitabile di fronte ai tagli del governo centrale, impone necessariamente una verifica continua a tutti i livelli. Siamo la prima Regione in Italia a operare un monitoraggio costante del costo del denaro e dei titoli quotati: la conferma del rating alle Marche testimonia la validita` della strada intrapresa in questi anni.