La Regione Marche e` contraria agli aumenti dei canoni demaniali. La decisione del Governo nazionale di quadruplicare gli importi, dal 30 giugno 2004, trova lassessore regionale al Turismo, Lidio Rocchi, decisamente critico nei confronti della manovra, prevista nella Finanziaria 2003, che consentira` allo Stato di incassare circa 140 milioni di euro.
Ancora una volta sottolinea lassessore il Governo non ha ascoltato la richiesta, unanime, delle Regioni di far slittare al 2005 la rivalutazione dei canoni. La stangata colpira` gli operatori turistici e determinera` un aumento delle tariffe, con una ricaduta negativa sulla stagione turistica, penalizzata gia` allavvio dalle avverse condizioni atmosferiche.
Rocchi ritiene che laumento coinvolga indistintamente tutti gli utilizzi turistici e ricreativi del demanio, creando non poche difficolta` alle strutture balneari. La dimensione dellaumento, che quadruplica i canoni attuali, rincarera` i servizi di spiaggia e penalizzera`, di conseguenza, gli stessi bilanci familiari, contribuendo a rendere meno attraente e conveniente la destinazione Italia.
Lassessore valuta, inoltre, che laumento improvviso e non progressivo dei canoni andra` a incidere sui piani dimpresa: occorre, invece, gradualita` negli aumenti, per poterli programmare e ammortizzare allinterno della gestione aziendale. Siamo di fronte a una proposta inaccettabile e il 17 giugno, in sede di Conferenza Stato-Regioni, il parere contrario delle autonomie regionali sara` ufficializzato al Governo, a cui chiediamo, sin dora, con forza, di riconsiderare le proprie posizioni.
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