La gestione dei rifiuti, con le ricadute che comporta sia in termini ambientali che economici sui cittadini, e` una questione seria e complessa che non merita di essere ridotta a sterili polemiche come quella innescata dal Sindaco di Ancona in occasione dellinsediamento del nuovo Consiglio di amministrazione della Societa` Anconambiente.
Lo slogan utilizzato ANCONAMBIENTE VUOLE LINCENERITORE e` forse enfatizzato dal giornalista, ma denuncia comunque una visione limitata di chi tende a contrapporre lincenerimento o recupero energetico dei rifiuti ad altre opzioni di smaltimento, dimenticando che questa e`, secondo i principi comunitari e ormai dellintera opinione pubblica, solo una parte limitata e finale dellintero ciclo integrato della gestione dei rifiuti.
Impostare una politica integrata in questo settore significa quindi prima preoccuparsi della prevenzione (produrre meno rifiuti) della raccolta differenziata, raggiungendo almeno i limiti minimi fissati dalla legge e impegnarsi per il recupero e riciclaggio.
Al termine di queste azioni certamente rimarra` una parte dei rifiuti da smaltire e in quel momento si pone lalternativa dello smaltimento tramite discarica o termodistruzione o altra e piu` avanzata tecnologia al momento disponibile, non dimenticando comunque che anche lincenerimento presuppone la disponibilita` di discariche, per rifiuti pericolosi che dallo stesso derivano.
Le politiche regionali di questi ultimi anni sono state improntate al principio di rendere sempre piu` limitate le quantita` di rifiuti da smaltire e la decisione di considerare prioritario il raggiungimento del 35% di raccolta differenziata (minimo di legge!) rispetto alla realizzazione di nuovi impianti di incenerimento e` una scelta obbligata.
Si puo` pensare di improntare progettazioni di impianti che comportano investimenti di centinaia di milioni di euro senza aver risolto i problemi che stanno a monte come il contenimento della produzione e il recupero?
Probabilmente luso strumentale di una fuorviante contrapposizione tra forme di smaltimento serve solo a giustificare il vuoto delle politiche di prevenzione e i mancati risultati sul fronte della raccolta differenziata. Di fronte alle realta` di molti territori, anche nazionali, dove, non solo si sono raggiunti i traguardi del 35% di raccolta differenziata, ma si sono anche largamente superati, le ragioni di alcune amministrazioni locali, che ritengono quegli obiettivi irragiungibili, cadono e rimane solo la rappresentazione di una incapacita` nellimpostare le scelte strategiche e lungimiranti che il settore impone.
In questo quadro non confortante vogliamo sperare che i buoni propositi di riorganizzazione e di trasparenza, dichiarati dal nuovo Presidente della Societa` Anconambiente, cui va il mio augurio di buon lavoro, possano imprimere una svolta significativa allAzienda e orientare la stessa verso quegli obiettivi di gestione integrata dei rifiuti che non solo la Regione si augura, ma che i cittadini di Ancona si aspettano.
|