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08/06/2004

AMAGLIANI SULLA PROPOSTA DI UN INCENERITORE AVANZATA ALLA PRESENTAZIONE DEL NUOVO CDA DI ANCONAMBIENTE

La gestione dei rifiuti, con le ricadute che comporta sia in termini ambientali che economici sui cittadini, e` una questione seria e complessa che non merita di essere ridotta a sterili polemiche come quella innescata dal Sindaco di Ancona in occasione dellinsediamento del nuovo Consiglio di amministrazione della Societa` Anconambiente. Lo slogan utilizzato ANCONAMBIENTE VUOLE LINCENERITORE e` forse enfatizzato dal giornalista, ma denuncia comunque una visione limitata di chi tende a contrapporre lincenerimento o recupero energetico dei rifiuti ad altre opzioni di smaltimento, dimenticando che questa e`, secondo i principi comunitari e ormai dellintera opinione pubblica, solo una parte limitata e finale dellintero ciclo integrato della gestione dei rifiuti. Impostare una politica integrata in questo settore significa quindi prima preoccuparsi della prevenzione (produrre meno rifiuti) della raccolta differenziata, raggiungendo almeno i limiti minimi fissati dalla legge e impegnarsi per il recupero e riciclaggio. Al termine di queste azioni certamente rimarra` una parte dei rifiuti da smaltire e in quel momento si pone lalternativa dello smaltimento tramite discarica o termodistruzione o altra e piu` avanzata tecnologia al momento disponibile, non dimenticando comunque che anche lincenerimento presuppone la disponibilita` di discariche, per rifiuti pericolosi che dallo stesso derivano. Le politiche regionali di questi ultimi anni sono state improntate al principio di rendere sempre piu` limitate le quantita` di rifiuti da smaltire e la decisione di considerare prioritario il raggiungimento del 35% di raccolta differenziata (minimo di legge!) rispetto alla realizzazione di nuovi impianti di incenerimento e` una scelta obbligata. Si puo` pensare di improntare progettazioni di impianti che comportano investimenti di centinaia di milioni di euro senza aver risolto i problemi che stanno a monte come il contenimento della produzione e il recupero? Probabilmente luso strumentale di una fuorviante contrapposizione tra forme di smaltimento serve solo a giustificare il vuoto delle politiche di prevenzione e i mancati risultati sul fronte della raccolta differenziata. Di fronte alle realta` di molti territori, anche nazionali, dove, non solo si sono raggiunti i traguardi del 35% di raccolta differenziata, ma si sono anche largamente superati, le ragioni di alcune amministrazioni locali, che ritengono quegli obiettivi irragiungibili, cadono e rimane solo la rappresentazione di una incapacita` nellimpostare le scelte strategiche e lungimiranti che il settore impone. In questo quadro non confortante vogliamo sperare che i buoni propositi di riorganizzazione e di trasparenza, dichiarati dal nuovo Presidente della Societa` Anconambiente, cui va il mio augurio di buon lavoro, possano imprimere una svolta significativa allAzienda e orientare la stessa verso quegli obiettivi di gestione integrata dei rifiuti che non solo la Regione si augura, ma che i cittadini di Ancona si aspettano.