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08/06/2004

INCONTRO IN REGIONE CON I COMITATI CITTADINI PER LA RICOSTRUZIONE. SPACCA: NECESSARIA UNA CORRETTA INFORMAZIONE DA PARTE DI TUTTI

Per la Regione Marche trasparenza delle procedure nella ricostruzione post sisma ha significato non solo buona amministrazione e corretta gestione dei fondi, ma anche comunicare con gli enti locali, informare sempre sullo stato di attuazione degli interventi, condividere le scelte e, soprattutto, mantenere gli impegni, nonostante i noti problemi finanziari che continuano a condizionare molte decisioni. Occorre quindi che si prosegua sulla strada del collegamento costante con i cittadini, perche` il lavoro tecnico degli enti preposti si traduca in corretta informazione da parte di tutti, senza strumentalizzazioni, che non sono utili a risolvere i problemi ma semmai ad aggravarli. Sono le parole del vicepresidente della giunta regionale, Gian Mario Spacca accogliendo questa mattina in Regione i rappresentanti di alcuni comitati cittadini per la ricostruzione post sisma che avevano chiesto un incontro per manifestare alcune esigenze sulle situazioni piu` problematiche che esistono ancora. Tra le altre , in primo luogo, i rappresentanti Paola Inzolia, Paola Bertellini, Vincenzo Castreconi, e Antonella Marcaccini dei Comitati Ricostruiamo le nostre case Fabriano 2001, Belvedere Co.ri.bel e Comitato per Cupo, hanno espresso preoccupazione per la situazione relativa alla scarsita` di fondi disponibili, soprattutto in materia di contributi per la ricostruzione delle seconde case. Nel corso della riunione,alla quale hanno partecipato il coordinatore per la ricostruzione Mario Conti e la responsabile degli interventi dei Programmi di recupero Paola Mazzotti, il vicepresidente ha precisato che su un danno stimato fin dallorigine di 4374 milioni di euro, il totale delle somme messe a disposizione dallo Stato e dallUnione Europea ammonta a 2724, 40 milioni di euro. Sui complessivi 2724, 40 milioni di euro ha rilevato il vicepresidente e` un fatto che l attuale Governo ne ha concessi 345 milioni, la differenza e` stata concessa dai governi precedenti. Mancano percio` 1649,60 milioni e, in particolare, 907 milioni che dovrebbero essere destinati al completamento della ricostruzione di edifici privati e tra questi 10 mila seconde case nelle Marche. Dei fondi messi a disposizione, la Regione ha gia` concesso per lavori realizzati 2 milioni e 332 mila euro, mentre ne sono stati accantonati, sulla base delle Intesa istituzionale, circa 67 milioni per la realizzazione delle grandi infrastrutture, come pure e` in fase di impegno lutilizzo di 54 milioni di euro previsti dalla Finanziaria 2004 con decorrenza 2005. In ogni caso il governo regionale ha detto Spacca- chiedera` di programmare con lo Stato tempi e modi di completamento degli interventi di ricostruzione almeno nelle prossime quattro Leggi Finanziarie. Nel contempo, la Regione Marche sta predisponendo un elenco di tutti gli interventi con lindicazione dei soggetti che hanno diritto ai contributi in base alla legge 61/98 , ma che non potranno essere soddisfatti per lassenza di disponibilita` finanziarie. Su unaltra questione sollevata dai comitati circa la restituzione degli oneri fiscali e previdenziali, Spacca ha assicurato il massimo interessamento della Regione presso il Governo perche` sia esteso ai terremotati delle Marche il condono fiscale che e` stato applicato in altre realta` colpite da calamita` naturali. Altro punto importante di cui i comitati hanno chiesto informazioni riguardava le attivita` produttive. Il vicepresidente ha confermato che la Regione Marche concedera` contributi a favore delle attivita` produttive in particolare dellartigianato e del commercio- che sono costrette a sospendere temporaneamente lattivita` a causa di interventi di riparazione anche in sedi diverse da quelle dellattivita` di impresa, ma che ne impediscono comunque il normale svolgimento. Per quanto concerne la semplificazione delle procedure per lerogazione del saldo delle provvidenze, il vicepresidente ha informato i comitati che e` in fase di definizione la procedura per lapplicazione del Documento unico di regolarita` contributiva sulla base dellaccordo INPS-INAIL-Cassa Edile. Riguardo, infine, ad alcuni edifici ecclesiastici non ancora riaperti al culto, come la Chiesa di San Nicolo` a Fabriano , e` stato precisato che nellambito del Piano di recupero e ripristino dei Beni Culturali, gli interventi relativi a sei edifici ecclesiastici nel comune fabrianese sono di esclusiva competenza della Soprintendenza per i Beni architettonici e del paesaggio. Tra questi sei anche la chiesa di San Nicolo` su cui solo la Soprintendenza puo` intervenire. Per quanto riguarda i Programmi di recupero nel Comune di Fabriano, per i quali sono stati impegnati al 1 giugno 2004 62 milioni e 696 mila euro, tutti e dieci sono stati approvati; resta da approvare il piano delle infrastrutture del Borgo-Centro storico, in corso di parziale rielaborazione da parte del Comune. (ade)