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04/06/2004

POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO: UN PIANO TRIENNALE EUROPEO TRADOTTO IN MARCHIGIANO

E stato presentato ieri in Regione il Piano triennale delle Politiche attive del lavoro 2004-2007 , approvato dalla giunta pochi giorni fa e gia` trasmesso allesame della III Commissione consiliare. Lassessore al Lavoro Ugo Ascoli conta sullapprovazione entro luglio, mentre e` nelle intenzioni dellassessorato rendere operativo entro settembre il Piano annuale per il 2004. Abbiamo condotto lelaborazione di questo Piano su due linee di lavoro ha detto Ascoli- la concertazione con tutte le parti sociali, che considero una leva strategica per qualsiasi azione pubblica e lapprofondimento dei temi piu` problematici attraverso indagini, studi e seminari con esperti . In collaborazione con lAgenzia Regionale Marche Lavoro (ARMAL) abbiamo usato un metodo rigoroso, scientifico che e` stato apprezzato da tutte le parti sociali e istituzionali , tanto che la Commissione regionale Lavoro e il Comitato economico e sociale hanno approvato il Piano allunanimita`. Un piano - ha poi sottolineato Ascoli - in linea con le direttive e con le prospettive indicate dalla commissione europea, ma calato comunque nella realta` marchigiana, affrontando i vecchi e nuovi nodi del mercato del lavoro regionale. Tra i vecchi ha ricordato Ascoli lapprendistato, i servizi per limpiego, linserimento dei lavoratori disabili, per il quale vogliamo proseguire nellapplicazione dei criteri della legge 68 sul collocamento mirato. I nuovi nodi invece attengono alla necessita` di accompagnare le nostre piccole e medie imprese, per le quali le prospettive sono di dimagrimento nei prossimi anni, verso un graduale processo di profonda riorganizzazione, promuovendo i consorzi di impresa,effettuando interventi nelle aree in crisi occupazionale e sostenendo il ricambio generazionale attraverso la formazione continua. Inoltre ha concluso lAssessore e` opportuno creare una rete di tutela e protezione sociale mediante gli ammortizzatori sociali e favorire sempre piu` linserimento lavorativo degli immigrati e delle categorie piu` deboli. (ade)