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21/05/2004

L'ASSESSORE MARCO AMAGLIANI SULL' USCITA A OVEST PER IL PORTO DI ANCONA

La Regione intende svolgere appieno le proprie funzioni e prerogative, per pervenire ad una soluzione condivisa del tracciato di collegamento tra il porto di Ancona e la viabilita` nazionale. Per raggiungere questo obiettivo occorre in primo luogo ristabilire un corretto cammino istituzionale delle proposte progettuali e delle possibili soluzioni, basato sul metodo della concertazione tra gli Enti territoriali e centrali, nel rispetto delle competenze di ciascun Ente. La decisione di presentare il progetto di collegamento, prima allinterno di una riunione di partito e successivamente nelle istituzioni, risulta, francamente, molto indicativa del modo di intendere i corretti rapporti istituzionali da parte del viceministro Baldassarri. Riconfermo che, a tuttoggi, non ho ricevuto alcun riscontro dal Ministero delle infrastrutture circa le valutazioni sulle ipotesi progettuali inviate allo stesso Dicastero nel giugno 2003. Ipotesi, peraltro, tendenti a realizzare un tracciato ad ovest. Debbo altresi` sottolineare il ritardo con cui si e` proceduto finora, nonostante le ripetute sollecitazioni della Regione e delle forze sociali interessate, dopo oltre un anno dalla stipula dellIntesa generale quadro tra Stato e Regione che, ragionevolmente, non rendera` utilizzabile lopera prima del 2010. La volonta` di procedere in assenza della Regione, cui invece spetta la facolta` di co-decidere e approvare i progetti e le opere previste dallIntesa, ha sancito un vero e proprio vulnus istituzionale. La questione e` tanto piu` rilevante in quanto riguarda la viabilita` di connessione dal porto di Ancona con la rete nazionale, un nodo fondamentale che si riflette sullattivita` economica di tutto il territorio regionale. E dunque evidente che occorre attivare nel frattempo soluzioni ordinarie e straordinarie che consentano collegamenti porto-viabilita` non penalizzanti per la citta` di Ancona: in primo luogo sottoponendo al Cipe il progetto di raddoppio della variante alla SS 16, gia` prevista dallIntesa, e quindi finanziando nellaggiornamento dellaccordo stesso, opere di connessione che facilitino la circolazione urbana, compresa luscita dal porto. E evidente come la Regione non blocchi nulla, ma operi per dare al capoluogo dorico e alle Marche le infrastrutture indispensabili per lo sviluppo. Spiegazioni e chiarimenti sono invece dovuti da quanti, come le forze della Casa delle liberta`, usano maldestramente luscita dal porto e i problemi ad essa connessi, al di fuori di una corretta visione istituzionale.