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19/05/2004

SPESA SANITARIA E INCARICHI LEGALI: IL "PUNTO" DELLA GIUNTA REGIONALE

Il risanamento della spesa sanitaria, avviato dalla Regione Marche, continua secondo le previsioni indicate, pur permanendo una situazione di sottostima e di ritardi nel trasferimento delle risorse da parte del Governo nazionale. Dopo la forte contrazione del deficit ottenuta nel 2003, si prevede una contrazione significativa anche per il 2004 e si sta lavorando per mantenere i costi entro i limiti della programmazione, che la Regione, comunque, intende assolutamente rispettare, anche con limpegno di tutti gli operatori della sanita` marchigiana, grazie ai quali sono stati raggiunti risultati di assoluto rilievo. Sul risultato finale del bilancio 2004, tuttavia, nessuno e` in grado di avanzare previsioni definitive, perche` nonostante il controllo, quasi esasperato, sullandamento della spesa, la mancata assegnazione delle risorse, da Roma, resta un problema gravissimo, cosi` come lincidenza di spesa variabili come la farmaceutica - che non dipendono dalla programmazione regionale, la quale, dal canto proprio, sta rispettando tutti gli impegni assunti con i marchigiani. La spesa farmaceutica, come e` noto o dovrebbe essere noto a tutti, e` esplosa a livello nazionale. Non solo, quindi, nelle Marche, che, anzi, hanno contenuto gli aumenti entro percentuali basse e al disotto della media nazionale. Incidono significativamente, su questa voce di bilancio, le sollecitazioni dellindustria farmaceutica a mantenere alto il proprio fatturato. Tanto che un tavolo nazionale si dovra` presto occupare del problema, ben piu` grave in altre realta` regionali, rispetto alle Marche. Tutte le Regioni, inoltre, comprese quelle del centrodestra, sono concordi nel ritenere assolutamente inadeguato il livello di finanziamento della sanita` da parte del Governo centrale. Le risorse sono insufficienti per una colpevole sottostima dei fabbisogni e della spesa. Inoltre non e` stato ancora deciso nulla relativamente al 2005, con il conseguente mancato rispetto degli accordi sottoscritti con le Regioni l8 agosto 2001. A questa situazione di paralisi si aggiunge il grave ritardo nei trasferimenti dei fondi gia` previsti, che genera ulteriori costi finanziari e gravi difficolta` gestionali. Da questo quadro emerge, pertanto lincapacita` del Governo di fissare risorse adeguate e certe per il sistema sanitario pubblico, rendendosi cosi` responsabile sia delle difficolta` di gestione dei servizi, a causa di risorse insufficienti, sia di una grave percezione di instabilita` che accentua ancora di piu` i problemi. La Regione Marche, dal canto proprio, ha adottato tutti i provvedimenti necessari a razionalizzare la spesa, iniziando dalla riorganizzazione del sistema sanitario regionale, puntando sullappropriatezza delle prestazioni sanitarie, sulla distribuzione diretta dei farmaci e limitando il numero delle consulenze (in particolare quelle amministrative), gia` oggi ben al di sotto della media nazionale. Il tutto per assicurare ai cittadini i migliori livelli di assistenza. In questo quadro di certezze regionali e di incertezze nazionali, la polemica sollevata da Forza Italia sulle spese legali francamente e` fuorviante rispetto ai reali problemi della sanita` marchigiana. Abbiamo piu` volte detto, e lo ripetiamo ancora, che la questione non e` assolutamente collegabile a quella del deficit sanitario. Sono problemi diversi. Il contenzioso non dipende da scelte di politica sanitaria, la qualita` dei servizi si`. Il contenzioso non e` prevedibile e quando sorge, occorre tutelarsi, con i conseguenti oneri. E` un servizio che viene reperito sul mercato, secondo le tariffe professionali, quando non puo` essere espletato con le ridottissime professionalita` interne. Da Forza Italia potrebbe venire un contributo concreto ai problemi della sanita` marchigiana se facesse pressioni sul governo nazionale per ottenere un fondo sanitario non sottostimato, piuttosto che reiterare stancamene denunce che non riguardano la qualita` dei servizi ai cittadini.