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12/05/2004

INFARTO MIOCARDICO E DONAZIONE D'ORGANI

Tra gli 8 e i 20 minuti, larrivo dellambulanza; entro un ora dalla chiamata, il ricovero in ospedale; 10 minuti per la prima diagnosi. Sono i tempi per assistere un infartuato marchigiano che la Regione ha previsti vadano rispettati su tutto il territorio, entro poco tempo. Lunedi` 10 maggio, nelle Marche, e` stato avviato il progetto per linfarto miocardico acuto, che uniforma lassistenza clinica in tutte le strutture ospedaliere regionali. E` il primo dei sei profili assistenziali previsti dal Piano sanitario regionale 2003/2006 a essere sperimentato. Gli altri riguardano lictus celebrale (avvio nellottobre 2004), la frattura dellanca, linsufficienza renale cronica, linsufficienza respiratoria cronica e la gravidanze, per i quali linizio della sperimentazione e` prevista nel 2005. Si tratta di patologie che interessano oltre 20 mila marchigiani e che, a regime (2005) coinvolgera` 3 mila operatori sanitari, che dovranno garantire la stessa tempistica e qualita` di cure in tutte le Marche. Il progetto miocardio e` stato presentato oggi alla stampa dallassessore regionale alla Sanita`, Augusto Melappioni, dal direttore del dipartimento Servizi alla Persona, Giuseppe Zuccatelli, dal direttore dellAgenzia sanitaria, Francesco Di Stanislao, dai direttori dellAzienda unica, Antonio Aprile, e dellAzienda ospedaliera San Salvatore di Pesaro, Eugenio Porfido. Lincontro con i giornalisti e` servito anche per parlare di donazioni dorgani e del nuovo assetto della sanita` regionale. Lavvio del primo profilo di assistenza ha chiarito lassessore Melappioni costituisce un indicatore del cambiamento dei servizi ai cittadini introdotto dalla riforma sanitaria avviata nelle Marche. E` lesempio di come la riforma punti a dare risposte coordinate ed eque in tutto il territorio. Fino a ieri ogni evento acuto poteva essere vissuto in modo diverso per lorganizzazione disomogenea dellassistenza. Oggi la Regione ha armonizzato i comportamenti e il messaggio che diamo ai marchigiani e` un segnale di tranquillita`. Abbiamo messo in rete la professionalita` e le tecnologie per contrastare linfarto miocardico. Diagnosi e percorsi terapeutici sono codificati e uniformi in tutte le Marche: e` questo il concetto di Azienda unica che stiamo realizzando nella nostra regione. Di Stanislao ha illustrato il lavoro avviato: I profili di assistenza ha affermato definiranno, in maniera puntuale, lorganizzazione delle attivita` da svolgere lungo tutte le tappe dei percorsi assistenziali (prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione). A ciascun marchigiano verra` data una risposta altamente qualificata, che sara` confrontabile con le performance degli altri Servizi sanitaria nazionali e internazionali. Zuccatelli ha invece illustrato la situazione marchigiana sul fronte della donazione dorgani. Il Centro regionale per i prelievi e` stato avviato lo scorso anno e sono stati individuati i coordinatori locali per attivare la rete di sorveglianza. Lindice di utilizzo (cioe` il rapporto tra donatori utilizzati e quelli segnalati, quindi i prelievi effettuati su quelli potenziali) ha raggiunto quota 82,9%, contro il 52,6% del 2002. Nel 2003 si sono avuti 34 donatori, pari a 122 organi prelevati a cadaveri, per un indice di prelievo del 23,2 per milione di abitanti. Nel 2004 la situazione e` migliorata ancora: in soli quattro mesi si sono avuti 14 donatori, che hanno fatto lievitare lindice a 25. Un valore ha detto Zuccatelli molto vicino a quello dellEmilia Romagna, regione leader in questo settore. Anche la Banca delle cornee di Fabriano ha ben operato: con 390 cornee prelevate nel 2003, contro le 129 necessarie per i pazienti locali, le Marche sono divenute una regione esportatrice. In base a un accordo con lUmbria, le cornee eccedenti vengono inviate in quella regione.