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07/05/2004

D'AMBROSIO : IMPORTANTI RICADUTE PER LE MARCHE DALLA POLITICA DI COESIONE EUROPEA

A Bruxelles si sta giocando una partita importante che riguarda il futuro della politica di coesione sociale ed economica dellUnione europea, passata da 15 a 25 Paesi. Le misure e gli strumenti di tale politica sono decisivi per superare le disparita` sociali, economiche e territoriali, non solo tra gli Stati membri o tra loro territori, ma anche tra aree allinterno delle singole regioni o realta` territoriali. Il parere delle regioni europee, che da` un giudizio positivo sulla proposta della Commissione di assegnare 336,3 miliardi di euro alle future politiche di coesione, e` stato approvato allunanimita` dalla competente commissione del Comitato delle Regioni dEuropa e nei prossimi 16 e 17 giugno sara` definitivamente discusso nella seduta plenaria dellorganismo rappresentativo di tutte le Autonomie, regionali e locali. Il presidente della Regione Marche, Vito DAmbrosio, che insieme al collega tedesco Michael Shneider, e` stato il relatore dellimportante pronunciamento politico, mette in evidenza i positivi riflessi della posizione assunta dal Comitato delle Regioni anche a livello marchigiano. Se il parere delle Regioni ha affermato DAmbrosio verra` fatto proprio dalla Commissione Europea e tradotto nei conseguenti regolamenti, importanti saranno le ricadute per la Regione Marche, ricompressa nel nuovo obiettivo 2 Competitivita` ed occupazione, sia in termini finanziari che in termini di tipologia di interventi ammissibili ai finanziamenti comunitari. E quindi fondamentale utilizzare questo periodo che precede linizio della nuova programmazione comunitaria, per elaborare una strategia regionale che, partendo dalla identificazione dei principali nodi che ostacolano lo sviluppo, individui le linee per una crescita equilibrata e diffusa dellintero territorio regionale. Decisiva e` anche lindividuazione del nuovo obiettivo 3 Cooperazione territoriale che riguarda la cooperazione transfrontaliera, transnazionale ed interregionale, ambiti nei quali la Regione Marche ha maturato una esperienza molto significativa. Il riconoscimento dei confini marittimi nel quadro della cooperazione transfrontaliera permettera`, infatti, un allargamento consistente delle relazioni e degli interventi che, attualmente, la Regione Marche sta realizzando nellarea adriatica e nel sud-est europeo, avvalendosi delle risorse comunitarie e dello Stato italiano.