La settimana prossima sara` importante per le Marche, e, piu` in generale, per la possibilita` di operare di tutte le Regioni. Infatti, prima a livello tecnico, poi politico e, anche, in sede di Conferenza dei Presidenti, verra` affrontato il tema dellindebitamento di Regioni ed Enti locali. Cioe`, si dovra` decidere se confermare la disposizione prevista sulla Finanziaria prevede, appunto, che non si possa ricorrere ai mutui oppure correggerla o cancellarla." L`assessore al Bilancio Agostini e` preoccupato per il blocco della spesa regionale."Se dovesse prevalere la prima ipotesi - aggiunge - circa 2.5 miliardi di euro, cioe` 5.000 miliardi di vecchie lire, che le Regioni attivano annualmente ricorrendo ai mutui, non ci sarebbero piu`. E, le Marche disporrebbero di 51 milioni di euro in meno. Risorse destinate ai trasferimenti in conto capitale a imprese, famiglie, associazioni. Nella sostanza, queste spese, se la loro copertura dovesse dipendere dallindebitamento, non potrebbero piu` essere sostenute. Stessa cosa per i cofinanziamenti regionali ai programmi comunitari, oggetto per la maggior parte di accensione di mutui da parte della Regione.
Poiche`, visti i praticamente inesistenti margini di autofinanziamento delle Regioni, si ricorre ai mutui, e` chiaro che questa norma non puo` che significare il blocco delliniziativa della Regione.
Come si e` potuto arrivare a tanto, ci si puo` chiedere? Il Governo ha costruito una Finanziaria dando per scontato che, con il 2004 sarebbe partito il federalismo fiscale, con una riforma in grado di tener conto della necessita` delle Regioni di essere protagoniste della loro politica. A questo progetto doveva lavorare una Comitato tecnico che, invece, non e` approdato a niente. Quindi, in conclusione: abbiamo la Finanziaria che ci mette quei limiti, ma non abbiamo il federalismo fiscale.
E linterpretazione piu` benevola. Quella piu` malevola e` che il Governo abbia pilotato questa conclusione, per ritornare a quel centralismo, che evidentemente e` nelle sue strategie, come dimostrano tutta una serie di altri comportamenti.
Come assessore al Bilancio mi sento, quindi, di fare appello alla sensibilita` delle forze economiche e sociali, affinche`, non solo sia sostenuta la battaglia della Regione Marche, che gia` ha presentato un ricorso alla Corte costituzionale in tal senso, ma perche` la protesta converga su Roma per assicurare che, nelle sedi opportune, vengano prese decisioni equilibrate e non punitive nei confronti delle Regioni.
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