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23/04/2004

MARCHIGIANI ALL’ESTERO, UNA LEGGE PIU’…GIOVANE . APPROVATA IN GIUNTA LA PROPOSTA LEGISLATIVA

La Consulta regionale dellemigrazione cambia nome ma anche funzioni, si rifa` il look e aspetta lingresso delle nuove generazioni di marchigiani allestero. Se la proposta legislativa, recentemente approvata dalla giunta regionale e trasmessa al Consiglio, sara` trasformata in legge, la Consulta si chiamera` Consiglio dei marchigiani allestero, per conservare il valore di rappresentanza delle Associazioni dellemigrazione e sottolinearne il compito non solo consultivo, ma anche propositivo e interlocutorio. Lorganismo vedra` per la prima volta la rappresentanza dei giovani discendenti dei marchigiani allestero, oltre ad un piu` ampio coinvolgimento di enti locali e rappresentanze del mondo economico e sociale locale . Sono queste, in sintesi, le finalita` del disegno di legge Modifiche alla legge regionale 30.6.97 n. 39 Interventi a favore dei marchigiani allestero che lassessore regionale Lidio Rocchi ha cosi` spiegato: Vogliamo sviluppare un rapporto sempre piu` intenso con i discendenti dei marchigiani allestero ed e` unesigenza, insieme a quella di contenere la proliferazione di associazioni che troppo frequentemente nel tempo si vuotano di contenuti e operativita`, emersa ed espressamente richiesta in sede di Consulta regionale, dove si e` cercato di trovare insieme gli adeguamenti legislativi piu` vicini a realta` che mutano molto velocemente. In particolare il testo legislativo, composto di otto articoli, oltre alla modifica della denominazione della Consulta, prevede anche il rafforzamento del ruolo della programmazione degli interventi. Previsto anche un maggiore collegamento e spazio tra la programmazione regionale culturale e le iniziative proposte allestero per valorizzare limmagine delle Marche. La presenza di alcune istituzioni ed enti in seno al nuovo Consiglio dei marchigiani allestero ha aggiunto Rocchi ci e` sembrata indispensabile. Province, Universita` e Camere di Commercio si pongono come attori principali nei rapporti con le associazioni e con i giovani in particolare, per valorizzare le produzioni marchigiane, il turismo, la ricerca di spazi di studio e nel mercato del lavoro. Ma sara` molto utile e costruttiva anche la rappresentanza di organizzazioni economiche, sociali e sindacali. Altra novita` da segnalare e` lintroduzione delle Conferenze continentali come ulteriore articolazione del Consiglio, per consentire una piu` ampia partecipazione e approfondimento di singole questioni, diffondere una piu` ampia informazione sulle attivita`, raccogliere proposte e sviluppare progettualita` comuni. La proposta di legge intende dare soluzione al problema della nascita indiscriminata di nuove associazioni, attraverso la fissazione di un numero minimo di associati che sia di origine e discendenza marchigiana e con il non riconoscimento di associazioni che si formano su un territorio dove gia` opera un `associazione di marchigiani , a meno che non via sia la comune volonta` di unirsi in Federazione. Sono criteri ha affermato Rocchi - che rispondono allesigenza, anche per la Regione di costituire un unico canale di rapporto, evitare attivita` fittizie e, soprattutto, ottimizzare le risorse regionali. (ade)