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Un milione di euro per finanziare i lavori di allargamento del piano viabile e delle banchine interne del molo sud del porto di Civitanova. E` quanto ha chiesto la Regione al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), rimodulando i fondi dellAccordo di programma quadro destinati alla Regione Marche. Su proposta dellassessore ai Lavori Pubblici, Giulio Silenzi, la Giunta regionale ha trasmesso la delibera, a Roma, per poter firmare lintesa, con i ministeri dellEconomie e delle Infrastrutture, gia` nelle prossime settimane. Lobiettivo e` quello di appaltare lintervento entro la fine dellanno. Un traguardo fattibile, in quanto i lavori sono compatibili con il vigente Piano regolatore portuale. Il costo previsto e` di 1 milione e 250 mila euro: 250 mila saranno a carico della Regione. Con questo progetto sottolinea Silenzi intendiamo aumentare la sicurezza e loperativita` del porto di Civitanova, che e` inserito nelle strutture portuali di competenza regionale. Verra` allargato lattuale piano viabile, con la ricostruzione, verso sud, della scogliera di protezione e il rifacimento della sottobanchina del molo, nella parte interna. Lallargamento del piano viabile, verso sud, per circa 6 metri, permettera` un agevole doppio senso di circolazione dei veicoli, uno spazio di sosta per le operazioni portuali, un percorso pedonale o ciclabile e una fascia centrale per i servizi. Nel lato mare, sempre verso sud, sara` ricostruita, potenziandola, la scogliera a protezione della struttura. La sottobanchina, invece, sara` realizzata inglobando quella esistente e sara` fornita di tutta limpiantistica necessaria ai pescherecci.
Lintervento e` stato anche caldeggiato nel corso di una riunione che si e` tenuta allinizio dellanno presso lUfficio marittimo di Civitanova Marche e a cui hanno partecipato molti pescatori e gli operatori del settore.
Per non intralciare lattivita` del porto, in particolare quella della pesca, lintervento verra` ultimato in due lotti. Secondo il progetto trasmesso al Cipe, il miglioramento delle condizioni di lavoro, conseguente allintervento strutturale, a regime, potrebbe portare a un incremento occupazionale stimato in circa 20 unita`. (r.p.)
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