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02/04/2004

APERTO IL FORUM REGIONALE SULLA SOCIETA' DELL'INFORMAZIONE. MARCHE VIRTUOSE IN INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE TECNOLOGICA

Siamo una regione virtuosa, investiamo in tecnologia, spendiamo bene le risorse e questo ci consente una premialita` che diventa quindi maggiore disponibilita` di risorse. Siamo passati in pochi anni da 2 ad oltre 30 milioni di euro ( per un terzo provenienti da finanziamenti ministeriali ed oltre un terzo da fondi europei) messi a disposizione per realizzare vari programmi regionali. Cosi` lassessore regionale allInformatica, Ugo Ascoli nellintervento introduttivo ai lavori del Primo Forum regionale sulla Societa` dellInformazione, apertosi oggi presso laula magna dellUniversita` Politecnica delle Marche. Lassessore Ascoli ha inoltre sottolineato che questo primo Forum rappresenta una tappa di un percorso molto impegnativo che la Regione Marche sta portando avanti con impegno crescente verso la direzione di consolidare e sviluppare la Societa` della Conoscenza. Se si leggono le cifre ha proseguito Ascoli sullo sviluppo degli investimenti nellInformation Comunication Tecnology ( ICT) in Italia, sia per quanto riguarda la pubblica amministrazione , sia le imprese, ci si accorge che si allarga la forbice tra Nord e Sud, il cosiddetto Digital divide. Ma possiamo dire, a ragione, che le Marche appartengono a quel gruppo di Regioni che hanno investito e stanno investendo ingenti risorse nellICT e stanno quindi nel gruppo avanzato. Ugo Ascoli ha poi annunciato la prossima firma, a fine aprile, di un accordo di programma quadro con il ministero dellInnnovazione e della Tecnologia che si basa sui risultati del lavoro di programmazione svolto dalla Regione in materia di Societa` dellInformazione. Laccordo consentira` di avviare una serie di progetti e infrastrutture telematiche che la Regione ha programmato, come per esempio il piano regionale E- Health con interventi per linformatizzazione completa del sistema sanitario regionale. E sempre nel settore dei servizi al cittadino, un progetto sperimentale, su una popolazione di15-20 mila abitanti, sulluso delle carte intelligenti per il pagamento elettronico in materia di assistenza sanitaria, trasporto pubblico locale ed altro . Laccordo quadro permettera` anche il potenziamento della rete radio dellemergenza, la posta certificata per gli utenti della rete telematica regionale e lavvio della banda larga per servire i piccoli comuni. Altri progetti della Regione riguardano la Job Agency con la messa in rete di tutti i centri per limpiego, il portale regionale del lavoro, e-welfare ( cittadini, imprese e amministrazioni in un unico punto di accesso ai servizi); inoltre un programma sui flussi documentali della Regione Marche con permettera` agli enti pubblici di adottare un sistema cooperante di protocollo informatico e di gestione dei flussi documentali. Il vantaggio per i cittadini e le imprese sara` la progressiva sostituzione dei documenti cartacei con documenti informatici. Tra gli altri progetti anche la realizzazione di un centro Servizi di Distretto dedicato alle Piccole Medie Imprese con erogazione di e-service attraverso la rete telematica regionale. E proprio sulle luci e ombre della diffusione dellICT nel mondo dellimpresa si e` soffermato leconomista Guido Maria Rey nella sua relazione. Rey ha sottolineato che per tramutare linnovazione tecnologica in trend di crescita della produttivita` occorre investire anche in organizzazione e in capitale umano. Soprattutto questultimo per leconomista e` il fattore fondamentale. Trarre profitto dallICT investendo in macchine e` sbagliato , ci vuole il capitale umano. Non e` significativo invece, secondo Rey nella diffusione dellICT e dello sviluppo in rete la dimensione di impresa: secondo i risultati di indagini econometriche, le dotazioni tecnologiche sono correlate positivamente con la dimensione di impresa e laggregazione delle imprese in distretti industriali non genera una differenza significativa nella diffusione delle ICT. E appunto il capitale umano validamente formato e la buona organizzazione che fanno la differenza. E lItalia e` in ritardo nella capacita` innovativa, intesa come laureati, spesa per la ricerca e brevetti, grandi imprese di ICT, cosi` come nei portali, nelle-commerce, nel marketing in rete, mentre e` in posizione avanzata nel sistema dei pagamenti in rete ( carte di credito, pos, bancomat) perche` esiste un forte numero di utilizzatori. Per uno sviluppo efficiente dei servizi delle imprese in rete, sono da evitare, secondo leconomista, le soluzioni tecnologiche proprietarie che limitano le transazioni in rete, le soluzioni accentrate , linvestimento in tecnologia a scapito dellacquisizione dei servizi , lacquisto dei servizi dallesterno senza dotarsi di professionalita` interne adeguate, la mancanza di concorrenza fra fornitori. Rey ha qundi sottolineato che le tecnologie sono disponibili e non costose, i vantaggi di efficienza sono dimostrati e i costi sono prevalentemente dovuti alla riorganizzazione e alla formazione. Inoltre la rete richiede cooperazione e apertura , non sfruttamento della posizione dominate. In questo senso ha concluso Rey- e` importante per la diffusione dellICT che le pubbliche amministrazioni investano in servizi pubblici telematici in modo efficiente, non monopolistico ma dialogante, perche` cio` costituisce una spinta e un incentivo alle imprese per rafforzarne la capacita` innovativa. (ade)