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01/04/2004

I LAVORI DEL CONVEGNO PROMOSSO DALLA COMMISSIONE REGIONALE PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI

Si e` svolto oggi al Palazzo degli Anziani di Ancona il convegno promosso dalla Commissione Regionale per i Beni e le Attivita` Culturali delle Marche, in collaborazione con la Regione Marche, la Provincia di Ancona e il Comune di Ancona e dintesa con il Consorzio per lAlta Formazione e lo Sviluppo della Ricerca Scientifica in Diritto Amministrativo di Osimo. Tra le finalita` del convegno la presentazione del lavoro svolto della Commissione regionale, nata tra le prime in Italia ai sensi dellart. 154 del D. lgs 112/ 98 e presieduta dallarch. Francesco Scoppola Soprintendente regionale, composta, tra gli altri, da Maria Laura Pierini dirigente dal Servizio Beni Attivita` Culturali e da Raimondo Orsetti, Dirigente del Servizio Tecnico alla Cultura della Regione Marche. Ma anche un confronto operativo tra enti e operatori del settore sul delicato tema del territorio tra tutela e sviluppo urbanistico alla luce delle recenti innovazioni normative. In particolare, il dibattito e` stato incentrato sul Codice dei Beni Culturali pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2004 che entrera` in vigore il 1 maggio prossimo, sostituendo il precedente testo unico n 490 del 1999, a sua volta derivato dalla riforma Bottai del 1939. I lavori della mattina, coordinati da Francesco Scoppola sono stati aperti , dopo i saluti delle autorita` e del nuovo vescovo di Ancona, da Fabrizio Lorenzotti, Docente di Diritto Amministrativo presso lUniversita` di Camerino che ha illustrato le novita` sostanziali apportate dal Codice Urbani nel settore dei beni culturali. A questo intervento e` seguito quello di Giovanni Ranci, Docente di Diritto Urbanistico presso lUniversita` di Camerino. Il professor Ranci dopo aver ribadito che, a seguito della modifica del Titolo V della Costituzione, il Comune e` diventato lattore principale dello sviluppo del territorio, ha evidenziato le novita` del Codice dei Beni Culturali con particolare riferimento agli artt. 1,2, e 5 che coinvolge tutte le amministrazioni pubbliche dallo Stato, alle Regioni dalle Province ai Comuni e che carica le stesse amministrazioni di un compito di cooperazione finora sconosciuta. Achille Bucci, responsabile del Sistema delle Informazioni Territoriali della Regione Marche, ha illustrato lo stato dellarte nella regione in merito allattuazione dei piani regolatori ai sensi del PPAR del 1990; Laura Pierini, invece, ha illustrato le direttive per lazione della Regione negli investimenti per il patrimonio culturale. Durante gli interventi si e` fatto riferimento alle nuove modalita` e procedure per la verifica dellinteresse culturale dei beni di proprieta` pubblica e di enti di cui allart. 27 della Legge 326 del 24 novembre 2003 evidenziando lesigenza di una intesa regionale, finalizzata ad adeguare e modulare il flusso delle richieste di verifica alle effettive capacita` operative degli uffici preposti a tale accertamento.