Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
01/04/2004

L’AUTORITA` DI BACINO ADOTTA IL PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO DEL MARECCHIA – CONCA

LAutorita` di Bacino Interregionale dei Fiumi Marecchia e Conca ha adottato il Piano di Assetto Idrogeologico (PAI), previsto dalla legge nazionale sulla difesa del suolo, che nel territorio delle Marche interessa circa 20 comuni della provincia di Pesaro. Il Piano individua le aree a pericolosita` idraulica e per frana, definisce gli interventi necessari a ridurre i rischi conseguenti e stabilisce le norme di comportamento sulle aree in dissesto. Alladozione seguira` ora la trasmissione al Consiglio regionale, chiamato ad esaminare il Piano per la definitiva approvazione integrando il PAI dei bacini regionali, approvato e vigente dal gennaio di questanno. Alla riunione ha partecipato il presidente della Commissione Territorio del Consiglio Regionale, Roberto Tontini, che nel sottolineare limportanza di completare progressivamente il quadro della pianificazione di bacino ha richiamato lesigenza, emersa a gennaio in Consiglio, di evitare eccessive difformita` delle normative proposte dalle diverse Autorita` di Bacino comprese nelle Marche. Il presidente Tontini, delegato a partecipare alla riunione dal presidente DAmbrosio, ha inoltre posto lattenzione sullopportunita` che strumenti generali di questo tipo consentano margini di flessibilita` applicativa rispetto alla fragilita` propria delle Marche e in particolare della Val Marecchia, in modo da non condizionare in eccesso le prospettive di sviluppo delle comunita` locali. Pertanto si e` riservata la possibilita` di approfondire alcuni aspetti marginali delle norme ed eventualmente chiederne in sede di approvazione la modifica, sentiti gli enti locali e nel rispetto dei principi generali del Piano, trovando su questo punto lassenso del Presidente dellAutorita` di Bacino del Marecchia, lassessore regionale dellEmilia-Romagna Bruschini. Con latto di adozione del PAI e` stata peraltro stabilita la contestuale decadenza della precedente normativa di emergenza, vigente dal 2000 dopo gli eventi di Sarno, che lascia quindi il posto ad una regolamentazione piu` consona alle esigenze delle popolazioni e delle amministrazioni locali.